Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Si chiama solve-nte e non lo scrivo per correggere te ma per evidenziare una parola che ha un'analogia con altri processi
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Quali?
Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Beh anche, ma solvente in qualche modo è ciò che scalda... che scalda abbastanza da portare allo stato "liquido". Quindi tutto ciò che fa attrito è in qualche modo solvente, tutto ciò che fa "fastidio", o "sofferenza volontaria" non intendo infilarsi gli spilloni... è sempre una specie di fastidio o quella sofferenza che viene dallo sforzo, sempre volontario. Sforzo può essere privarsi apposta di soddisfare un bisogno (che poi serve anche a capire se posso continuare o devo mediare), sforzarsi di andare contro se stessi, come per le abitudini eccetera eccetera...
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Vorrei verificare se ho capito e chiedere se per solvere un attaccamento in sintesi,bisogna usare la frizione che si crea nel non veder/sentire corrisposto il desiderio, a volte anche brama, di trarre a se qualcuno etc..
Come dire che se mi attacco a Tizia, per liberarmi dalla prigionia in cui una parte di me si è cacciata meccanicamente,dovrei agire in modo diverso dal solito,scegliendo volontariamente (con Volontà) una possibilità alternativa a quella più automatica..
Ci si accorge di aver sciolto dopo?
che succede se lo sforzo è andato a buon fine?
(domande cassandrine lo so)