E' venuto alla luce in occidente negli anni 70 grazie ad un commerciante di Singapore, ma è un antico rimedio ayurvedico.
Contiene (conteneva) eucalipto, mentolo, cannella, canfora e diversi olii per amalgamare l'unguento. Serviva come rimedio per i dolori muscolari per le congestioni nasali, mal di testa forti, per le punture di insetti e tanto altro.
Me ne portarono un piccolo vasettino rosso dall'India tanti anni fà e bastava un tocca per arrossare la pelle e far passare il mal di testa. L'odore era forte ma allo stesso piacevole.
Qualche mese fa lo cercavo in una farmacia e l'ho comprato anche se la scatola non era la stessa.
Tutt'altra cosa. Non profuma fortemente come l'altro, non ha lo stesso effetto immediato e rinfrescante, non è il balsamo di tigre è solo un'imitazione che conserva il nome e che non ha più le stesse proprietà perchè la formula è cambiata.
Facendo delle piccole ricerche ho scoperto che (siccome faceva troppo bene hanno deciso di toglierlo...) l'alta quantità di canfora all'interno poteva essere nociva per qualcuno per cui lo hanno vietato in Europa ( però i medicinali che uccidono no... vabbeh).
Il balsamo di tigre rimarrà uno di quei rimedi che rimpiangeremo per l'efficacia e che le imitazioni non saranno mai abbastanza all'altezza.
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Chissà che un giorno leggano Ermo e decidano che l'acqua calda siccome ustiona la lingua è vietata!
