Discussione: Riconoscenza E Memoria
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Vecchio 23-11-2008, 04.33.07   #11
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Non prendo tutto il tema ancora (solito tempo tiranno ), ma una cosa vorrei chiarirla: la memoria non è uno stato dell'essere, potremmo dire che è ciò che permette all'essere di ancorarsi nell'esistenza mantenendo la libertà, libertà che nella dimenticanza perdiamo.
Che ne dici Nike? Ti torna?

Se ti torna rivedi anche la riconoscenza sullo stesso filo
Molto O.t. ma pur legato a quello che volevi dire: la coerenza (a cosa non lo diciamo ora, ma per esempio, molto sinteticamente, potrebbe essere ai Principi) è una qualità dell'essere.
C'e' una memoria che e' semplice elenco cronologico di eventi e c'e' una memoria che e' uno sforzo che ha per fine recuperare qualcosa che sta nel passato, uno sforzo che impedisce la morte di qualcosa che ha avuto valore e che la rende attuale.
Questo tipo di memoria e' piu' della coerenza perche' ha il pregio di rendere attuale il passato , riunisce passato e presente in un continuo.
In questo senso memoria diventa amore .
Posso essere coerente nel dare valore al passato ma non avere la forza di farlo rivivere , di rinnovarlo nel presente .
Certo ci vuole intelletto e volonta' ma sono qualita' di questa memoria e in definitiva dell'essere .
Dimenticare e' arrendersi alla forza distruttiva del tempo , la memoria e' l'opposto , e' vincere il tempo .

La riconoscenza ha bisogno di quel tipo di memoria (la seconda) ed e' il riconoscimento di un debito che abbiamo nei confronti dell'altro, si rivolge all'altro piu' che a noi , e' una memoria dell'altro esternata o manifestata .
Quindi anche questa e' una qualita' dell'essere.
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