Mi rendo conto che non è molto semplice quello che state attraversando e posso soltanto immaginarlo. E' scontato probabilmente dire questo ma di contro mi pare di vedere un genitore, e presumo quindi pure tua moglie, che ha voglia di fare chiarezza ma soprattutto
stare vicino al proprio figlio
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Con questo voglio dire, anche, che non essendo semplice per il bimbo, forse nella maggioranza dei casi, non è allo stesso modo semplice per il genitore che si trova catapultato in una situazione a dir poco irreale. Insomma un avvenimento col quale bisogna fare i conti e che si riesce a metabolizzare giorno dopo giorno.
Ci deve essere una grande volontà alla base e per questo mi chiedevo se c'è una qualche struttura, o presso la quale seguite la terapia per Giò, la quale ha la funzione di fornire supporto ( morale, psicologico, "tecnico" ) ai genitori; o anche associazioni deputate a questo tipo di aiuto oltre che avere il fine di " fare conoscere " alla massa il problema dell'Autismo.
Mi chiedevo ancora se i protocolli che seguite - e che quindi Giò segue - sono, diciamo, quelli " riconosciuti dalla medicina ufficiale - che secondo me avrebbe un gran da fare cercando di rimediare alle " lacune " che possiede, ma forse passando da questo canale vado fuori 3d - ovvero si tratta di metodi cosi detti " alternativi" che, ciononostante mi pare di capire, hanno ottenuto dei bei risultati.
Grazie ancora Marco