Discussione: I dieci comandamenti
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Vecchio 09-08-2006, 12.51.42   #21
Ray
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Originalmente inviato da Astral
Credo che i 10 comandamenti siano molto relativi, ed anche molto esagerati dal loro originale contenuto.

Se i provo sentimenti di passione o invidia, non è certo reprimendoli( ma nemmeno sfogandoli) che risolvo la cosa.

Se leggiamo l'Antico Testamento non ci piace tanto la guerra, ma il primo che fa la guerra è Dio che molto spesso lo troviamo che si schiera col suo popolo prediletto.

Togliendo questa parentesi qual'è lo scopo del topic?

1) C'è chi crede in altri dei, o non crede affatto, non penso sia un peccato. Ci sono molte persone atee che per modesto parere ritengo meglio di altri e di me.

2) Non si riferisce solo alla bestemmia, ma anche a mettere il nome di Dio per i propri scopi(politici). Questo sicuramente è qualcosa che le chiese per prime devono imparare a fare...

3) Si è perso il significato di santificare le feste, se lo riduciamo solo con la Domenica in Chiesa per pulirci la coscienza.

4) Sui genitori non vi è dubbio vanno rispettati, ovviamente mantenendo la nostra libertà personale. A meno che onora il padre e la madre non si riferisca ai due aspetti del divino.

5) Non Uccidere: daccordissimo sia a parole che fisicamente. Certo poi nel caso di difesa personale il discorso cambia.

6)L'Originale è non commettere adulterio, poi è stato cambiato: Questo è il piu assurdo dei comandamenti. La sessualità va riscoperta sicuramente in altre chiavi, abbinerei questo comandamento al controllo degli istinti, e ad una qualità della vita relazionale, non ad una repressione di tutto.
Sono daccordo che comunque il mondo è diviso: da una parte si demonizza il sesso come qualcosa di vergognoso, dall'altra parte lo si usa senza considerare la persona.

7)Non Rubare: Purtroppo questo lo rispettano sempre di meno, d'altronde però se lo fa un disoccupato o uno che muore di fame, come biasimarlo?

8) Viva la sincerità!

9 e 10) Questo è il piu assurdo, forse si riferisce al fatto che il pensiero può essere gia malsano prima dell'azione.



Credo fermamente che se oggi ci troviamo nella condizione attuale, è proprio perchè si è seguito troppo questi comandamenti alla lettera, e se permettete anche bigottamente, escludendo ogni sfumatura, e scegliendo quello che secondo noi era giusto o sbagliato in una linea stretta e marcata. Cosi adesso succede che l'uomo non sapendosi regolare, non li segue piu proprio, non è finalmente piu schiavo di questi comandamenti, ma in compenso è che non riesce manco a vedere, che un fondamento buono ce l'hanno.

Il mondo sarebbe migliore, se si imparasse ad amare nel vero senso della parola, mantenendo il rispetto, la libertà e la dignitità altrui.Questo lavoro non inizia dai potenti del mondo, inizia dal rapporto con la nostra famiglia, i nostri conoscenti, anzi meglio ancora inizia da noi stessi.
Dici che li hai approfonditi. Bene. E allora come fai a giudicarli?

Due sono le cose: o ammetti che derivano da fonte "sovraumana" e allora non puoi pretendere di pigliare quelli che si adattano al tuo schema di pensiero e scartare gli altri, ma ti tocca conformare il tuo schema di pensiero ad essi, oppure non lo ammetti e puoi giocare con le parole come ti pare, modellandoli al tuo livello di incomprensione.

Posto che anch'io attendo con interesse le spiegazioni di Uno, qualcosa però intanto possiamo vedere di fare da soli.

Per cominciare ne prendo due tra quelli che "interpreti".

Dici viva la sincerità... si riferisce a non dire falsa testimonianza. Ma cos'è la verità? Tu la conosci? Sei in grado di dirla?
Si crede che per dire la verità basti deciderlo. Non è così per nulla. Per dire la verità si deve conoscerla e per conoscerla di deve Essere.
Quanti mentono a se stessi continuamente? E grazie a queste menzogne si allontanano sempre più dal loro vero IO... che è divino? Già solo da questo spunto, che non è certo l'unico, si può vedere come le cose possano assumere profondità inaspettate.

Poi gli ultimi due, che tu ritieni assurdi. E poi parli di pensiero. Questo mostra che fai tutt'uno tra pensiero e desiderio, se ricordo bene il testo dei comandameni. Ebbene, questo farne un tutt'uno è esattamente un "peccato"... dato che se mi identifico col desiderio e lo lascio determinare i miei pensieri (e poi le mie azioni) ne divento schiavo, invece di dominarlo e usarlo come "dio comanda". Anche qui, come vedi, basta poco per "approfondire"...
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