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Vecchio 05-02-2007, 15.29.59   #6
Uno
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Proprio questo volevo far emergere.... siamo proprio sicuri che internet stia dando tutta questa mole di in informazione libera?
Qualcosa di serio va pagato.... a dire il vero spesso va pagata pure la stupidaggine.
Io in prima persona ne so qualcosa, se vuoi mettere su un servizio serio non è più tanto semplice come la miliardata di blog, forum, siti su spazi gratuiti. Ho iniziato così ma poi mi sono reso conto che non si poteva crescere senza un passaggio a qualcosa di più professionale, professionale su cui però se decidi di guadagnare perde ogni valore, come visto sopra, di arrivare a tutti.
Ci sono molti piccoli particolari che adesso forse è superfluo elencare integralmente, comunque per esempio, se metto un forum in uno spazio gratuito entro certi limiti quasi riesco ad non esserne responsabile, mi basta un nick magari ottenuto senza usare dati reali con camuffamenti tecnici vari. Ovviamente non ho il minimo controllo, per assurdo dall'oggi al domani potrei trovarmi senza nulla, viceversa due clic e cancello tutto. Io se un domani dovessi arrivare a pensare di chiudere Ermopoli ci penserei un momentino.
In sostanza cambia l'approccio con cui si gestiscono questi spazi, come anche, se fuori tema, spesso (non sempre) allo stesso modo cambia l'approccio di quello che si registra regolarmente perchè vuole partecipare e quello che arriva mascherato per rompere le scatole, qua nel limite del possibile seleziono a costo di prendermi del cerbero, ma spesso ho visto (in altri posti) in nome di una presunta democrazia che ci rimettevano quelli che volevano fare/dire qualcosa per colpa di quelli che non hanno nulla da fare.
Quindi per tornare in argomento si delineano diversi profili informativi, la testata cartacea che fa una professione dell'informazione, cerca di essere aggiornata e a volte anche professionalmente a volte in maniera "povera" e poi vediamo la pubblicità che hanno diminuito il costo, o che sono in offerta speciale... la testata televisiva è simile solo che deve guadagnare con la pubblicità. Poi ci spostiamo verso queste nuove frontiere, ci sono servizi che sono appendici del cartaceo e del televisivo, grosse aziende con redattori stipendiati, ci sono anche forum e blog con scrittori a pagamento... non lo sapevate?
Ma quelli non hanno nessun tipo di liberalizzazione, sempre seguono le correnti... poi ci sono all'opposto (in internet) tutta la serie che dicevamo sopra, apro senza responsabilità, neanche legali (o meglio non le conoscono), scopiazzo un pò in giro, riempio internet di chat verbalizzate per iscritto, magari uso trucchetti per influenzare i motori o vado in siti più seri a spammare (o a cercare di).... ok libertà ma di che? Di fare che?
In mezzo ci sono alcuni siti (non dico noi, voglio tenere fuori Ermopoli dal confronto per essere imparziale, ma ce n'è qualcuno in giro) che affrontano argomenti con serietà, non hanno l'immediatezza delle notizie se non affidandosi alla voglia di condivisione dei partecipanti, spesso sono siti di approfondimento, in qualsiasi settore si applichino... purtroppo sono pochi e spesso osteggiati perchè comunque debbono utilizzare qualcosa di entrambi le estremità: il rigore, la professonalità e non concedere spazio all'utenza "frivola" dell'editoria di mestiere, i problemi gestionali di questa, a fronte di sola buona volontà......
In sostanza è vero che l'olio viene comunque a galla sull'acqua... però se lo si volesse recuperare si farebbe prima in una damigiana piuttosto che a mare no?

Magari il prossimo post parliamo di come google stia cercando di selezionare un pò meglio, speriamo, ultimamente.
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