Discussione: Parmenide
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Vecchio 02-12-2006, 13.32.05   #29
Ray
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Originalmente inviato da isaefrenk Visualizza messaggio
in effetti sono la stessa cosa.
l'essere E', l'esistenza E' l'essere. (quando arrivi scrivi)
quel forse non è che ci stia a dire molto se si segue la logica, quindi un'incertezza che non si lega a ciò che vorresti così audacemente sostenere, allora qui si parla per ragionamento o per evitare il ragionamento?
l'essere non sente secondo te? come minima cosa, cosa fa l'essere? non capiamo perchè ti sembra fuori luogo, visto che siamo formati da sentire in senso lato e di coscienza.
se l'esistenza non è sentire cos'altro è?
cià
L'unica cosa che ha senso scrivere adesso che sono arrivato è per chiarire quel "forse" di cui è evidente non avete compreso il significato nel mio discorso.
Quel "forse" non indica mia incertezza su quanto affermo ma possibilità della consequenzialità. Ovvero (se si va a rileggere) intendevo che se mangio forse mi sazio, ma non è detto, potrei anche non saziarmi (se non mangio abbastanza per esempio). Era piuttosto semplice. Chiaramente, per trasposizione, intendevo che se sono (essere) può darsi che di conseguenza esisto (in determinate condizioni) oppure no.
Come dire che Essere è condizione necessaria ma non sufficiente per esistere.
Ma questa cosa è già stata spiegata in tutte le salse, non serve che la ripeto con parole ancora diverse. Voi restate della vostra opinione contraria... va bene, non fa nulla.

Per il resto del discorso, ovvero la vostra supposizione a proposito del sentire, essendo appunto supposizione vostra e non di Parmenide (su questo non c'è mala traduzione che tenga) non credo valga la pena continuare in questo contesto. Potrebbe anche essere interessante argomento per altro tread, ma qui preferisco restare in topic e ragionare partendo da Parmenide e non da isaefrank.

Per quanto riguarda il vostro concetto di logica mi pare non ci sia altro da aggiungere. Credo risulti evidente a tutti che vi siete formati un concetto tutto vostro al quale pretendete la realtà si adegui, mentre in filosofia ma anche in tutto il resto, dovrebbe avvenire l'opposto, ovvero ci si adegua alla logica per poterla reclamare a nostro uffizio. Mi risulta anche evidente che preferite nn tenere in considerazione gli argomenti proposti dagli altri per discutere eventualmente anche i vostri, ma che pretendete si prendano i vostri come assunti e si discuta sul come adeguarvisi. Liberissimi, per carità. Solo che Parmenide potrebbe trovarsi in difficoltà a mutare idea in vostro favore...

Quindi per tornare a quella che trovo una discussione utile e costruttiva riformulo più chiaramente la mia opinione:
"Ray ritiene che, PER PARMENIDE, essere ed esistere siano due cose diverse e su questo si trova daccordo con lui. Ray prende atto che isaefrank non concordano con Parmenide."

Su questa base "virgolettata" (e sul resto di Parmenide) rispondo ancora qui, sul resto lo farò, eventualmente, in altro tread, ma non qui.
Ray non è connesso