Visualizza messaggio singolo
Vecchio 13-06-2008, 12.14.52   #12
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
L'ho letto solo una volta ma vorrei condividere quest'osservazione di Diotima che stà spiegando a Socrate la vera natura di Eros, attraverso una comparazione logica fà dire a Socrate che si desidera ciò che non si ha, che Eros desidera la bellezza e che quindi non è bello, similmente arriva a dire che non è buono allora Diotima nega l'assiome cos',la trovo magnifica, poco in tema forse ma chi lo sa...

Diotima-"credi forse che tutto ciò che non è bello debba essere per forza brutto?"
Socrate-"ma certo!"
D-"E perchè mai? Chi non è sapiente deve per forza essere ignorante? Non ti sei mai accorto che c'è una via di mezzo tra la sapienza e l'ignoranza?"
S-"E qual'è?"
D-"Avere un'opinione giusta senza saperla però giustificare. Questo non è vero sapere,come posso parlare di scienza,se non so dimostrare che è vero quello che penso? Ma non è neppure piena ignoranza,perchè per caso la mia opinione potrebbe corrispondere ai fatti. L'opinione giusta è quindi, suppongo, simile a quel che dicevostà a metà strada tra la piena conoscenza e l'ignoranza"
S-"è vero" risposi
D-"Dunque chi non è bello non per questo è per forza brutto, nè chi non è buono deve essere cattivo. E così è per l'Eros, poichè tu sei d'accordo con me che non può essere nè buono nè bello, non per questo credere che sia necessariamente cattivo e brutto. Eros-così mi disse Diotima-è a metà tra questi estremi"

A logica non fà una grinza ma quel nè buono nè cattivo io faccio fatica a figurarmelo, mi è più chiaro con sapiente e ignorante..che ne pensate,non è un pensiero incredibile? Proseguendo su questa linea Diotima dimostra a Socrate che Eros non è un grande dio ma neanche un mortale, è a mezza via. Un potente demone.
Ti copio l'interpretazione del processo iniziatico e vedrai che e' ripetuta quell'astrazione che hai descritto nell' intervento iniziale :laddove hai compreso che non ti rapportavi piu' a Nando ma a qualcosa d'altro:

Amore è desiderio di immortalità.
Se è vero che non esiste altro mezzo di immortalità, per un essere umano, che la procreazione, occorre però precisare che generazione non è solo quella del corpo: esiste infatti anche una generazione dell'anima. Vi sono persone che sono pregne non fisicamente, bensì spiritualmente: il loro amore le porta a generare arte, pensiero, politica. Ma per questo tipo di persona è necessaria una vera e propria iniziazione ai misteri di Amore, senza la quale egli non sarà in grado di chiarire a se stesso le proprie esigenze.

I gradi dell'eros platonico
:
Infatti, come tutti, questa persona è incapace di procreare nel brutto, e perciò il suo confuso anelito riproduttivo lo porta anzitutto ad attaccarsi ad un bel corpo; se poi il bel corpo contiene una bella anima, egli se ne innamorerà, ed improvvisamente i bei pensieri che stavano chiusi in lui scaturiranno con facilità dalla sua mente: ne metterà a parte la persona amata e ne deriveranno figli più alti e più belli di quelli umani, perché immortali.
In seguito, però, se l'amante subisce il giusto percorso evolutivo (ovvero se ha accanto a sé qualcuno che lo inizi correttamente a queste cose), si renderà conto che "la bellezza di un qualsiasi corpo è sorella di quella di ogni altro corpo": comprenderà cioè che non ama il corpo in sé, ma la bellezza della sua forma, che può ritrovare anche in altri corpi. Lo stesso discorso vale per le anime. Imparerà poi a considerare la bellezza dell'anima più importante di quella del corpo, così da non badare all'eventuale bruttezza fisica; e la frequentazione stessa di un'anima bella lo porterà a produrre pensieri che gli consentiranno di scorgere la bellezza nelle attività umane e nelle leggi. Di seguito, se egli continua a salire nel suo percorso, smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendente: vedrà la bellezza delle scienze, e finalmente scorgerà la scienza di tutte le bellezze, che è sapienza suprema.
Infine, chi è giunto al culmine dell'iniziazione amorosa vede all'improvviso la Bellezza in sé, eterna, intatta ed intangibile: quella di cui partecipano tutte le singole cose che chiamiamo belle. E' questo il momento della vita per cui vale la pena di vivere: finalmente, a questo punto, a contatto con la vera Bellezza, l'uomo può partorire non simulacri di virtù, ma virtù vera; e diventa davvero immortale.


E' un superamento del molteplice a favore dell'Unita' espressa nelle varie forme di BENE , BELLEZZA AMORE ....archetipi
nikelise non è connesso