Discussione: quantità e qualità
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Vecchio 05-08-2008, 11.08.39   #8
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Platone nella sua Repubblica non vedeva più di un numero fisso che mi pare si aggirasse intorno ai 5000 abitanti per città, di più sarebbero stati troppi e la città non avrebbe funzionato. Quando, tanti anni fà, una proposta del genere mi sembrava una follia da filosofo greco, oggi devo dire che m i trova d'accordo.

Facciamo un esempio: se una azienda ha a disposizione un capitale e lo deve ripartire su tutti i suoi dipendenti, ogni dipendete non avrà maggiori/minori possibilità di un altro, ma ognuno avrà le stesse nello stesso momento in cui si verifica l'evento. Ne di meno ne di più, ognuno attingerà al capitale che è fisso e determinato in proporzione diretta al numero di dipendenti. Equivale a dire che la torta è una e va divisa tra tutti i presenti, se sono tre si prendono un fettone grande e uguale per ognuno se sono in 10 molta di meno.

Però allargherei il discorso dicendo che è vero che si accede ad una fetta uguale per tutti ma che qualcuno può imparare a farsela la torta, faticando moltisismo e scoprendo magari che può trovare gli ingrediendi coltivandoli.
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