Condivido pienamente la mentalità sviluppata dal signor ingegnere, la quale tra l'altro (e sembra ora che lo dica per superbia) è anche una mia prerogativa di vita è vero da non molto ma è così.
E quando ci si predispone prima di tutto ad ESSERE persone che a prescindere dalla situazione (che può benissimo cambiare dall'oggi al domani) portano avanti un loro progetto sotto l'egida di Dio e della sua provvidenza, credo che non mancherà mai nulla (intendo dentro) per poter rinascere dalle ceneri che il caso o le persone "cieche" hanno voluto mutare.
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