Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 25-10-2010, 23.54.53   #219
diamantea
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Stasera è emerso il mio bisogno di esercitare il controllo.

Tutto è partito dal sogno del treno, dove vi è presente anche la figura del controllore che io cerco di evitare e di imbrogliare.
Poi è emerso qualcosa sul chiedere/rinunciare del femminile.
Il tutto si è bloccato perchè l'oggetto si è ritirato in chiusura totale. Aveva le sue cose da fare e non voleva essere disturbato e distolto dalla sua concentrazione.

La chiusura mi ha bloccato il processo di emersione dell'inconscio in atto. Sto vivendo una forte tensione da mercoledì scorso.
Tensione che ha raggiunto il culmine stasera, in cui dopo diverse reazioni in cerca di spiegazioni, di possibilità e previsioni mi sono accorta che quando l'oggetto è chiuso ermeticamente tutto è fuori del mio controllo.
E' stato uno sbattere la testa da sola sui muri, dall'altra parte il segnale è debole e sfuggente, chiedere è inutile, ritirarsi è inutile, ogni azione passiva e attiva è inutile.

Quando non riesco a controllare vado in tilt. Tutto ciò che è fuori controllo mi fa paura.
E' la paura di non poter prevedere il futuro, cioè la certezza della continuità, ovvero della vita.
Quel che ho visto è che il controllo agisce sul passato e sul futuro ma non è presente nel qui e ora. Nel qui e ora ci sta la morte, dopo c'è il non so cosa, ma sicuramente non c'è ciò che so ora, la mia certezza di esserci.

Per cui ne deduco che non riesco a stare nel qui e ora e per questo ho bisogno di controllare tutto ciò che sta fuori e dentro di me.

Passato e futuro, immagini e previsioni, possibilità, fanno parte della funzione intuito.
Mi sono accorta che quando sale dall'inconscio qualcosa che non riesco a controllare, o altri non controllano per me, lo proietto su ciò che mi sta intorno e lo vedo come mio nemico. L'oggetto esterno mi fa paura, mi aggredisce. L'oggetto ce l'ha con me.

Se riuscissi a stare veramente a contatto con me stessa nel qui e ora non avrei dubbi, incertezze, bisogni, ricatti emotivi, giudizi, non guarderei indietro e avanti, non avrei tensione.
Stasera ho visto tutto nel poco tempo in cui sono stata nel qui e ora, a contatto con ciò che mi ha procurato il tilt emotivo: la perdita del controllo dell'oggetto, il non sapere cosa sta succedendo realmente nel qui e ora dell'oggetto isolato, vedere la mia vita dipendere da questo controllo.

Ho postato qui perchè l'immagine di questo 3d mi fa sentire sicura, a casa mia, come nel 3d sul ponte sono stata a contatto con la mia esperienza positiva che ieri mi ha cambiato l'energia di aggressività che sentivo montare dentro contro il mio oggetto amato e odiato, anche le torte mi fanno sentire a casa.
Sono immagini che pescano serenità, tranquillità interiore anche se momentanea. Il peggio deve ancora venire lo sento.
Ho bisogno di contenimento, di protezione, per fare emergere ciò che sento dietro la porta.
Ormai si è scatenato un processo che non finirà tanto presto.

Stanotte ho fatto un sogno in cui dico che: "quando devo superare un ostacolo non scelgo il gradino basso e facile ma scivoloso e pericoloso, piuttosto quello più alto ma con appigli che mi fanno sentire sicura mentre mi arrampico per superarlo".
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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