Visualizza messaggio singolo
Vecchio 21-04-2007, 00.46.03   #8
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Vediamo... è estate e vado al mare, mi prendo una bella bruciatura e mi spello la schiena.
Poi, andando varie volte al mare, la mia pelle si abitua al sole, non si scotta più ma si abbronza dolcemente.
Chi è che mi ha fatto soffrire?
Il sole.
Chi è che mi permette di non soffrire più?
Sempre il sole.

Come si vede, il sole è al contempo la causa della mia sofferenza e anche il mezzo per non soffrire più.
Il mio corpo accettando il sole aumenta gradualmente la resistenza ad esso, fintantochè non gli farà più male. La sofferenza è distanza, diversità... Il corpo sa bene cosa deve fare, non rifiuta il sole, ma lo accetta e in breve sarà adeguato per sopportarlo.

Ma se a livello fisico questo processo avviene in maniera istintiva (ci si spella solo le prime volte poi basta...) a livello mentale o emotivo la cosa non è così automatica e c'è gente che continua a bruciarsi e "spellarsi" per la stessa situazione per una vita intera...

Per come la vedo io, la sofferenza esiste eccome, altro che storie (quella sarebbe chiusura)... non si può eliminare la sofferenza, quello che si può fare è aumentare il proprio grado di resistenza ad essa fino a che si può stare sotto il sole cocente senza nessuna paura.

PS: Resistere ad una cosa può vedersi come un'opporsi, ma invece è proprio il contrario. Quando resisto al veleno? Quando lo assumo in piccole dosi. Quando resisto al sole? Quando mi ci espongo diverse volte, ecc ecc..
Quindi resistenza intesa come accettazione, accoglimento.
Kael non è connesso