Discussione: Il cervello
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Vecchio 08-10-2007, 10.37.05   #1
Kael
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Predefinito Il cervello

Il cervello è forse l'organo più affascinante della macchina umana, quello che erroneamente si pensa creare i pensieri, invece da essi è forgiato...
Fino a poco tempo fa, si pensava che un piccolo neurone (nel cervello ce ne sono pare 100 miliardi...) fosse addetto a un singolo compito (quello ad esempio di muovere un dito) e che per tutto il resto della vita non avrebbe potuto fare altro. Come se il cervello fosse fatto di roccia...

Da pochi anni invece i ricercatori hanno scoperto che sia le strutture che le funzioni possono cambiare. In particolare si rafforzano quelle molto usate, e si indeboliscono (fino a sparire) quelle poco usate (atrofizzazione).

Che significa questo?
Che coloro che sostengono che il pensiero abbia potere sulla materia hanno ragione. In un esempio pratico infatti, se si impara un nuovo passo di danza, questo apprendimento si riflette in un cambiamento fisico del cervello, che crea nuovi collegamenti nervosi. Viceversa, se si dimentica un passo di danza, il rispettivo collegamento nervoso si rovina, si spezza, come una vecchia linea ferroviaria abbandonata. Le vecchie rotaie così possono essere usate per allestire nuovi collegamenti, e del vecchio passo di danza non resta più traccia nella struttura fisica del cervello...

Per questo motivo, oggi si parla di "plasticità" neuronale, o neuroplasticità.

Mi ha colpito soprattutto gli esperimenti fatti su un campione di monaci tibetani, le cui scansioni del cervello rivelavano la potenza delle loro pratiche di meditazione. Con oltre 10 mila ore di meditazione sulla compassione infatti, questi individui avevano modificato in modo strabiliante i circuiti del loro apparato fisico, tanto che il nucleo caudato (ritenuto la sede dell'amore) l'insula destra (ritenuta sede dell'empatia) e la corteccia prefrontale sinistra (ritenuta sede della gioia) erano nettamente più sviluppate che nel resto degli uomini comuni.

Questo significa fondamentalmente due cose. La prima è che è la Mente a forgiare il cervello, e non viceversa (ossia a seconda di come si usa la mente la sua "interfaccia" fisica cambia di conseguenza) e la seconda e una diretta conseguenza della prima, e cioè che a volontà l'uomo ha il potere di "creare" nuovi collegamenti neuronali che egli ritiene utili, e viceversa può demolire quei collegamenti che egli ritiene inutili o dannosi. Quest'ultima parte rimanda a tante discussioni inerenti in forum, prima fra tutte il fatto che, operando uno sforzo cosciente di opposizione a determinate abitudini, queste piano piano iniziano a perdere di forza fino a venir trasformate in altro...

Il discorso comunque e lungo e visto che siamo in scienze sarebbe gradito l'aiuto di qualcuno più esperto di me. il discorso però è anche come già accennato affrontabile anche da altri punti di vista, e magari più avanti lo riprenderemo da altre sezioni.
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