Discussione: Ereditą e pendenze
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Vecchio 07-06-2011, 12.06.00   #11
AzzeccaGarbugli
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Ho bisogni di consigli su come procedere per una questione che mi preoccupa solo per il fatto che non so se devo preoccuparmene e iniziare a metterci le mani o meno.

Partiamo dal 1972 anno in cui muore la madre di mio padre e i 4 fratelli ereditano terreni e casa nel paese sperduto tra i monti dove sono nati. Di 4 fratelli 3 sono emigrati in America 1 che č mio padre č rimasto qui.
Nessuno dei 4 si č mai preoccupato di fare successioni o dividere nulla. Nel corso degli anni per usocapione i terreni sono usciti dall'ereditą e resta solo la casa. Muoiono tutti e tre i fratelli di mio padre lasciando eredi che pensano di avere chissą che capitale in Italia. Ma nessuno si muove o dice di volerlo fare per dividere e pagare quel che c'č da pagare, fatto salvo il fatto che ogni tanto dicono che quella casa č pure la loro.
Mio padre da sempre ogni anno va li in vacanza utilizzando quella casa, un giorno di qualche anno fą scopro che quel furbacchiotto (chissą che non lo sia stato veramente... ) di mio padre paga l'ICI di quella casa e la paga con il suo nome, la paga perchč il paese č piccolo e il sindaco gli ha detto che qualcuno doveva pagarla...... Furbetto lui... gli faccio notare che se paga l'ICI ........
Grazie
Proviamo a sbrogliare la matassa , un passetto per volta perchč c'č troppa carne sul fuoco .
Quando in conseguenza della morte di un soggetto si apre una successione , vi č una chiamata all'ereditą del soggetto/i legittimato a succedere.
Una chiamata che richiede una risposta che altro non č se non l'accettazione . Questa accettazione č l'atto che trasforma il chiamato all'ereditą in erede vero e proprio .
Quindi io figlio alla morte di mio padre non divento erede automaticamente , sono solo chiamato a succedere.Ci vuole un mio atto di volontą per diventare erede .
L'accettazione puņ essere "pura e semplice " o con beneficio di inventario (che tralasciamo).
Si accetta puramente e semplicemente in modo espresso o tacito.
L'accettazione espressa si fa con un atto pubblico davanti a notaio oppure con una scrittura privata redatta dal soggetto accettante e da lui sottoscritta.
Quella tacita puņ essere desunta dal comportamento complessivo del chiamato all'ereditą che ponga in essere atti che presuppongano necessariamente la sua volontą di accettare e che non avrebbe diritto di fare se non nella qualitą di erede.
Il chiamato all'ereditą ha 10 anni per accettare ,decorso questo termine il diritto č prescritto (per sč ed eventuali suoi eredi se questi muore prima dei 10 anni).
Fatte queste premesse , alla morte di tua nonna i 4 figli "non sono diventati eredi" .
Se ho compreso bene da quanto hai esposto , i 3 figli in America non hanno accettato nč espressamente nč tacitamente , sono decorsi i 10 anni per farlo e quindi il loro diritto č prescritto.
Tuo padre ha per contro posto in essere degli atti quali il pagamento dell'ICI e il detenere la casa e altri che nel loro complessivo permetterebbero di considerarlo accettante tacito dell'ereditą .Dico permetterebbero perchč il solo pagamento dell'ICI ( imposta recente tra l'altro) quindi un adempimento fiscale non č accettazione tacita e anche il possesso potrebbe essere discusso quale atto tacito .....
In buona sostanza sto precisando che un avvocato prenderebbe questo pezzo di carne ( pagamento ICI e possesso e qualcos'altro) e potrebbe girarlo per farlo diventare accettazione tacita ma anche no, dipende da ciņ che si vuole ( avere la casa o meno) .

Riprenderņ appena possibile (ho osato fare ponte e ora sto scontando sul lavoro!) , comunque Sole , per come mi appare , non ci perderei il sonno
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"....Chi dice le bugie al dottore , vedete figliuolo č uno sciocco che dirą la veritą al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare : a noi tocca poi imbrogliarle"
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