io penso che ognuno di noi ha un ritmo interno oltre che esteriore. Ci sono persone per esempio (ma anche certi animali o piante) che hanno dei cicli più veloci, ed altri che sono più lenti.
Ad esempio io sono cresciuto tardi: la mia infanzia, la mia fanciullezza, la mia adolescenza, posso dirli che li ho calcolati come cicli di 10 anni, mentre per altri sono cicli di 6 o 7 anni.
C'ho messo quasi 10 mesi per nascere (come i somari), e quando faccio le cose le faccio più lentamente.
Il risultato è che molto spesso le imparo con maggiore efficienza, e difficilmente poi le dimentico.
Scusa se t'ho risposto con tutta st'introduzione, ma ora c'arrivo alla tua domanda: ognuno di noi ha un ritmo più o meno veloce o lento, ma posso dire che di fronte alla società questo ritmo può essere inadeguato.
In casi quotidiani e concreti si manifesta col datore che ti mette fretta, ma anche il gestirsi male il tempo, perchè si pensa di averne tanto, e poi bisogna finire tutto insieme perchè non si è fatto nulla prima.
Quello che ho notato è che se ho fretta di raggiungere un obbiettivo (dimagrire, migliorarmi nella musica, nel lavoro, o spiritualmente) sta sicuro che non ottengo proprio nulla, mi viene solo l'
ansia e sto punto a capo.
Se invece sono troppo lento a raggiungere gli obbiettivi, subentra, la noia, la
depressione cominciano a venirti i dubbi se devi rinunciare o meno ed è ugualmente negativo.
Il ritmo a livello globale invece lo vedo più come pressioni a sposarsi, fare figli, trovare un indipendenza etc.
Bisogna prendere solo l'input, che ci fa comprendere che dobbiamo essere più veloci, o più lenti. Lo sto capendo solo ora forse troppa ansia deriva anche da questo o troppa depressione, considerazione azzardata la mia, ma ci si può riflettere.
Nel tuo caso ti devi sbrigare a fare i piatti, dovresti esserne consapevole, poi con tutta rilassatezza e tranquilla, ti dirigi nel lavandino, e li fai iniziando piano e prendendo il ritmo più velocemente.
Certo se ho un appuntamento e sono in ritardo, bisogna prendere la consapevolezza che ormai è tardi. Questo mi fa riflettere tutte le volte che ormai è tardi per perseguire i propri obbiettivi, ed occorre una pausa per rivalutare ed aspettare il prossimo giro (o ciclo se preferisci)