A me è capitato pochissime volte di dar via un regalo ricevuto, non ricordo cosa ma erano cose arrivate a me senza alcun senso nè collegamento con me (come regalare un film orror a una romantica..eddai...)
Soprattutto trovo imperdonabile dare via un regalo ricevuto spacciandolo per un regalo nuovo
Credo che si percepisca se si è attenti, quando un regalo è fatto con attenzione o perlomeno con desiderio e quando invece è solo un dovere.
Tipo la classica confezione di cioccolatini, senza fiocchi strani o biglietti scritti a mano, spesso due righe sentite dicono molto di più di un papirone... Poi magari un regalo costoso che non si porta dietro che il suo favoloso prezzo..ma bon, alle volte la cosa era tanto desiderata che nulla si può aggiungere, dipende da molte cose.
Mi rattrista molto vedere che anche nei regali stà prendendo piede la comodità, carte prepagate per tanti negozi, sisi, comodissimo, meglio dello spreco e del riciclo ma è triste,
Specie quando la carta prepagata è di un negozio di giocattoli e finisce in mano a dei bambini.,..
Non so, quest'anno m'è capitato di fare pochissimi regali, non solo il problema economico (per le mie mani colabrodo non è mai stato un problemone ahaha) ma anche l'esercizio di chiedermi perchè un regalo e se davvero era un gesto spontaneo o mirava a un ritorno.
Un regalo in particolare m'è costato un mese abbondante di riflessione , qualche giorno per il regalo in sè ( come dice Era sono spesso proprio gli oggetti a farci pensare alla persona a cui darli) e tanti giorni per il biglietto...alla fine vi assicuro che il regalo era come se me lo fossi fatto io, la soddisfazione per pacchetto-regalo-biglietto non ha avuto bisogno di riconoscimento alcuno. Anche se poi ho saputo che è piaciuto ma non ho avuto modo di verificare se davvero e quanto, non m'è servito, per me lo è stato, punto.
D'altra parte se è vero che lasciamo un pezzettino di noi, per quanto minuscolo, in ogni cosa che facciamo, credo che anche sapere che si regala e perchè sia un passo verso il conoscersi, no?
