[diamantea]

Da quel che ho capito del post di Uno ho un lato di me in disequilibrio che la notte quando cala la coscienza qualcosa cerca di equilibrare, di appaiare. I sogni dovrebbero mostrarmi questo disequilibrio insieme ai denti che fanno il loro lavoro di appianamento.
Senso di impotenza, di perdita, paura di perdere il mio potere su che? Su me stessa? Non mi sento padrona dei miei sentimenti? Della mia libertà? Mi lascio invischiare nei rapporti con uomini che non posso avere, lottando contro le mie stesse censure, giudizi?
Per sottrarmi da tutto questo vado all'inferno o in zona rimozione profonda, anche perchè se mi suicido, come suggerisce suby, faccio peccato mortale e all'inferno ci andrò di sicuro e da sola!

Sui morsi ho pensato che ci sono tre significati. Uno è quello di non parlare, mettere il labbro a tacere; il secondo è la lusinga sessuale, il morso che da piacere ma poi si trasforma in ferita dolorosa, quindi tradimento;
il terzo è il destare dal sonno, infatti appena mordo e sento il dolore mi sveglio. A furia di mordermi mi dovrò svegliare prima o poi.
Però il mio inconscio dice che devo uccidermi, non ho alternative, poi che devo occuparmi della mia bambina... ho molta confusione e sono molto depressa.

Stanotte ho controllato che faceva il mio corpo mentre sognavo, era prono e rilassato, la bocca rilassata, non ho bruxato nemmeno una volta, ma attenzionavo di continuo la temperatura dei piedi, appena si raffreddavano li avvicinavo alla borsa di acqua calda, poi li allontanavo, sentivo il pantalone del pigiama troppo pesante, un calore che non sopportavo all'altezza delle lombari, il sopra era una maglia leggera di lana molto confortevole, ma ho regolato la temperatura per poter dormire il tempo di concludere il sogno.
Sono stata sveglia parecchio, ora tiravo di schiena di continuo, poi ho dormito un altro pò rigirandomi di continuo, l'eccesso di calore si era spostato nelle spalle.

Fatico molto a lavorare, concentrarmi, le persone mi chiedono cosa mi è successo. So che devo stare con me stessa, non posso allontanarmi da me.