Quindi possiamo dire che si possono( si dovrebbero ) utilizzare entrambe - in quanto forma e sostanza - poichè queste presentano la giusta correlazione delle qualità " umane " o dobbiamo essere noi a saper dare la giusta intensità a queste due componenti?
Mi pare che sia certo ciò che dice Kael sull'alternatività della razionalità la quale, giunta ad un determinato punto, abbisogna di una sostituzione come per cambiare, appunto, la sua forma ed essere percepita in maniera differente rispetto al precedente.
Si puo dire che la forma( la razionalità ) muta mentre la sua sostanza( l'intuito) è immutabile?
Nello specifico la razionalità - assieme alla sua espressione - è condizionata dal tempo e dal luogo di manifestazione mentre l'intuito presenta i suoi caratteri oggettivi?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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