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Vecchio 27-05-2008, 17.42.36   #1
jezebelius
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Predefinito Il Percorso in salita e l'Acqua di Fonte

Meglio che lo metto qua mi pare significativo, prima che mi passi di mente.

Insomma sto percorrendo una salita abbastanza ripida per arrivare su in cima.
Ad un certo punto mi fermo, presso un negozietto da poco aperto. Nel sogno mi dico :" ma qui gia ci sono stato ", ed entro.
Tutti gentili sia il proprietario e sia i commessi, Il proprietario più anziano rispetto ai secondi.
La particolarità del negozietto, fatto in legno, più o meno una sorta di bar ( anzi levo il più o meno ), era che questo non vendeva altro che " Acqua " e tutti i prodotti da questa derivati, come i gelati o altro.
Vista la fatica della salita e vista l'accoglienza decido per un attimo di fermarmi.
Come ho detto tutti abbastanza gentili ( c'erano almeno tre commessi più il proprietario ). uno di questi - non il padrone - mi offre e mi chiede di provare l'acqua definita " da loro " di Fonte. La vedo è molto limpida e fresca ed è chiusa all'interno di un contenitore - mi sa un barile ma bello largo posto al centro del negozietto - aperto in sommità. Prende un bicchiere, lo riempie e me lo porge.
L'Acqua aveva un sapore bellissimo, neanche sembrava acqua ed una limpidezza particolare. Di fatti la bevo: è buona e dissetante!
Quello che me l'ha porge mi dice che è " Acqua di Fonte " ma li per li, pur essendo rivolto alla sostanza del liquido la cosa mi suona un po, mi stona.
Come è possibile, giacchè mi trovavo su un isola di origine vulcanica e li la tipica acqua che c'è non può essere così limpida e dissetante viste le origini della terrra, che vi sia quest'acqua?
Nel mentre bevo ed i commessi sorridenti i quali, dopo il mio primo sorso, tendono a fare pubblicità ai prodotti - derivati - ed a puntualizzare che si trattava di acqua che nessuno, in giro, poteva avere o aveva mai avuto,mi dicono : Bevi un altro sorso, senti che fresca!
Il proprietario nel frattempo fa per uscire ed è li, in quel momento, che gli chiedo com'è possibile trovare quel tipo di acqua su un isola; insomma gli faccio la domanda di sopra.
lui inizia a tergiversare, non fermandosi anzi uscendo sempre più dal negozio-bar e senza voltarsi ( come fosse in imbarazzo ) mi dice che per il momento la portavano da fuori, visto che di fatti non era possibile ( ancora diceva ) scavare e prendere quella di fonte, per cui era necessario che la portassero da fuori.
mi giro verso il primo commesso il quale mi spiega che in effti ogni volta che finisce o sta per finire chiamano il fornitore che riempie.
A questo punto arriva una signora la quale, definita un po pazza dai commessi che lavoravano li, inizia a dire qualcosa dalla finestra in quanto s'era affacciata. Un altro dei commessi tra i denti mi dice che è un po pazza ma ciomunque tendo ad ascoltarla.
Esce di casa e si avvicina verso un altro ragazzo che nel frattempo era arrivato e prende posto alla sinistra di questo. Gli dice o meglio ribadiscve che quella non è acqua di fonte ma gli dice anche che deve andare ad Innsbruck in Austria ( nel sogno mi pareva invece fosse in Germania ) e non prestare attenzione a quelli che dicevano di fermarsi li.
A sto punto i commessi iniziano a chiederle di andarsene ma la signora, con più intensità, non solo non si schioda dal suo posto ma ribadisce che il ragazzo deve " viaggiare " e non fermarsi in quel posto; che si era dissetato ma che doveva ripartire.
Ricordo fin qua.

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Quale è una possibile interpretazione?
Mah...sinceramente ce ne sarebbero; ci provo.
Insomma il percorso in salita è quello che sto facendo ora. Quello che comunque coinvolge "tutto". Ho voglia di ristorarmi e quindi mi fermo per bere dell'acqua che non è di Fonte ma qualcuno evidentemente, dalla Fonte la porta in quel contenitore che, probabilmente, sono sempre io.
Non sono ancora in grado di trovarla da me l'acqua e quindi ho ancora bisogno di chi me la porta.
Ma c'è qualcun altro - il proprietario del bar ed i commessi - che tende invece a soddisfare le esigenze di chi si ferma, pubblicizzando quell'elemento e quindi i prodotti che da quello derivano, come se fosse il proprio. Ad ogni modo messo alle strette comunque confessa: in questo senso ho forse la percezione che c'è qualcosa che non va e quindi mi accorgo del probabile inganno cui chi è addetto al bar è autorizzato a fare.
Difatti non mi accontento della spiegazione e tendo ad indagare ulteriormente.
La signora che si ferma vicino al ragazzo...ponendo che il ragazzo son sempre io, potrebbe essere la razionalità che, in contrasto con chi dice che è lei, al contrario, la pazza con vigore tende a rendermi meno confuso e mi esorta a fare, camminare, continuare. Si ma cosa?
Non saprei in verità ma potrebbe essere sia un discorso che si incasella nelle cose che vivo oggi e sia, più in Alto, qualcosa che mi dice che se pure è stato tempo di fermarsi ora c'è da continuare e non " ascoltare " le adulazioni ( insomma quelli che vogliono che pigli quell'acqua come " originale ", di fonte ) o gli inganni
Non fermarsi insomma, cercando di arrivare ( in Austria? ); qui non saprei come non so come spiegare la percezione del " ci sono gia stato "!
In fondo continuare il percorso, in questo senso, varrebbe forse per tutto? Andare avanti senza lasciarsi distrarre dal contorno e quindi una volta assunta una decisione, portarla in fondo?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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