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Vecchio 12-10-2007, 10.29.49   #4
RedWitch
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio

A discapito del nome, o forse proprio per esso, l'insieme nasce dalla partizione (altro che primitivo). Se ci pensate un attimo è abbastanza ovvio... per raccogliere elementi di un certo tipo devo avere a disposizione la varietà, il molteplice.

In linea di massima un insieme è una raccolta di elementi "della stessa natura", ovvero che hanno qualcosa di basilare in comune. Ricordate la facenda dei gatti e della gattità? C'è qualcosa di impalpabile che accomuna tutte quelle bestiole che hanno certe caratteristiche (che se enumero o fallisco o non identifico solo gatti) che fan si che le chiamo tutte "gatto".

Ecco, questo è un primo elemento di discussione e riflessione. Sono le caratteristiche ad accomunare i gatti o viceversa? So che forse non si capisce... la metto giù dall'altra parte: se io mi baso su caratteristiche posso anche dire, per esempio, cosa differenzia un gatto da un altro... c'è il rischio che sta cosa delle caratteristiche sia fuoriviante.

In realtà accade più o meno questo: da piccolo imparo che quella bestiola li (la prima che vedo) si chiama gatto. Poi, se sono abbastanza grande da fare certe associazioni, quando vedo un altro gatto, anche se diverso da quello, chiamo gatto anche lui. Ricevo gratificazione da chi mi ascolta e fisso la nozione di gatto. Da quel momento in poi SO cosa è un gatto, anche se non so spiegarlo ne agli altri ne a me stesso. In poche parole colgo la gattità e questo mi permette da quel momento di non sbagliarmi più per cose come colore del manto, forma del muso ecc... se vedo un gatto so che è un gatto.

Se so cosa è un gatto, allora posso pensare l'insieme "gatti", altrimenti non posso.

Ma come posso cogliere la gattità se prima non separo, nel mio panorama che ho davanti, il gatto da tutti gli altri oggetti? Se percepissi tutto il panorama come una cosa sola... non ci sarebbe alcun gatto... menchemeno alcun insieme di gatti.

C'è una parte di noi che separa (gatto da albero) e un'altra che grazie al lavoro della prima, coglie la gattità.
Per comprendere cosa è un gatto, la prima cosa che imparo è che il gatto è un animale con determinate caratteristiche (due orecchie a punta, il corpo coperto da un manto di pelo, la coda, per esprimersi miagola, i baffi , ha una certa dimensione etc). da quel momento, quando ho visto e conosciuto per la prima volta un gatto, quando ne vedrò un altro, anche se non sarà identico all'altro avrà le stesse caratteristiche base, poi potrà avere il pelo più lungo, essere un po' più grande, avere la coda più pelosa dell'altro, ma una vilta che l'idea del gatto è in me , qualsiasi gatto che vedrò potrò associarlo alla mia prima idea di gatto, allo stesso modo, potrò per esempio separare l'idea di gatto da quello di tigre (avevamo parlato di analogie del gatto con la tigre qui)
Ovvero, anche se la tigre somiglia al gatto, mi rendo conto che non è un gatto fosse anche solo per le dimensioni...

Quindi è l'idea di base che ci permette poi di cogliere analogie (altri gatti) e differenze sostanziali (la tigre, l'albero etc)

Nel momento in cui ho l'idea di gatto, a quel punto, posso separarlo da tutto il resto, ed ecco che avrò l'insieme gatto, separato da un albero, da una tigre o da che altro.

Per riconoscere un insieme ho bisogno di poterlo separare dal resto (separare per poi unire..)



(concordo sulla prima parte del tuo post Ray, ai miei tempi, mi fu detto che il concetto di insieme era inutile, ormai superato, non ho mai lavorato a scuola con gli insiemi )
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