Discussione: Commemorare i morti
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Vecchio 03-11-2010, 18.51.16   #2
Sole
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In molti paesi c'è questa tradizione ancora, soprattutto al sud. Mio padre per i morti ci faceva mettere in macchina e fare 500 km andata e ritorno per andare a trovare i suoi morti, per lui era piuttosto un farsi vedere ma sono affari suoi, ma c'era la tradizione. In quel cimitero di paese c'erano tombe antiche, anche di 200 anni ed erano impressionanti. Sembrava di visitare un paese antico con tombe senza fiori.. alcuni erano miei parenti nomi ricorrenti ... lontane un secolo. A me piaceva molto andare da sola in quel posto a cercarli.
Come usanza è bella per conservare la memoria di una genealogia, un legame con le radici ed i ricordi.

C'è una branca della psicologia piuttosto recente e sperimentale a dire il vero, di cui non ricordo il nome, che studia proprio le malattie o le nevrosi presenti collegandole con gli avi, afferma che tutto si ripete compresi i nomi. Se si indaga prima o poi anche non volendo la progene avrà il nome di un nonno o di uno zio e con il nome ne acquisirebbe anche le caratteristiche portanti. Il tutto non è attribuito al karma o a strani effetti eterici, ma al dna ed ad una coscienza collettiva o sincronicità ristretta alla famiglia. Un destino della famiglia.

E' vero che ho detto che è una bella usanza ma resta bella se si impara ad usarla per distaccarsi, sciogliere il legame con la famiglia, rompere le catene che legano la genealogia al destino della famiglia. Altrimenti è una prigione eterna, un circolo infinito di eventi, almeno per come la vedo io.

Il regalo dal morto mi fa un pò senso se devo essere sincera. Un regalo dall'aldilà un legame perpetuo che invece che spezzare continua a legare. Oppure ci possono altre interpretazioni?
Sole non è connesso