Discussione: Chi impara ad obbedire
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Vecchio 18-07-2007, 19.00.10   #6
jezebelius
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Ho sentito spesso questo modo di dire e ne vorrei parlare con voi.
Chi impara ad obbedire impara a comandare.
Credo che possa avere tante interpretazioni diverse.
Ad esempio chi impara ad obbedire reprimendosi poi si scaglierà a comandare per reazione
Oppure chi impara ad obbedire svilupperà una tale forza di volontà che lo porterà a comandare anche a se stesso.
Che ne pensate?
Neanche io ho mai sentito questo aforisma.
La prima cosa che mi salta gli occhi è un " fare " in una determinata direzione: obbedire, comandare.
Da passivo diventa attivo, nel senso " prima si riceve e poi si rilascia probabilmente nella medesima direzione ma con verso opposto".
Questo imparare ad obbedire, insomma, secondo me individua la capacità ( che non tutti posseggono ) di essere in un certo senso umili.
Pigliamo i militari ad esempio.
E' ovvio che la recluta una volta giunta in caserma dovrà imparare ad obbedire alle regole di quel posto, altrimenti sarebbe fuori-posto; quindi un forzare ciò che è stato, cercando di modificarlo, in una direzione.
Ma nulla vieta a quella recluta, in futuro, di fare tesoro di ciò che nel tempo ha assorbito, rimodellandolo sotto forma di ordini...che so..perchè ha intenzione di fare l'ufficiale e dunque comanderà a sua volta.
In poche parole, anche l'apprendista falegname se imparerà ad obbedire, imparerà a comandare attraverso la trasmissione quale artigiano e diverrà, forse a sua volta falegname.
Altra cosa che mi salta gli occhi è questo " imparare".
Nel momento in cui si impara ad obbedire, mi pare, si impara anche a comandare.
Lo vedo come essere riuscito ad assorbire l'insegnamento, avendolo fatto mio. Per cui successivamente sarò in grado di trasmetterlo. Ecco appunto...da passivo ad attivo.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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