Discussione: Il perdono
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Vecchio 28-03-2012, 12.33.20   #64
Sole
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Originalmente inviato da Cubo Visualizza messaggio

e questo forse riesce a spiegare come la penso sul perdono a richiesta: esiste, e scatta se io riesco a percepire il percorso di miglioramento che l'altro ha intrapreso. se non lo vedo, niente perdono, riprovi domani, avanti un altro.

Questo non lo chiamerei perdono, ma restituzione di fiducia. E' quello di cui parlavo, o tentavo, sopra.
Il perdono è qualcosa che faccio io indipendentemente dall'altro.
Il non perdono mi appare come escludere ogni altra possibilità con l'altro. Una difesa a bastioni. Non ti perdono perchè tu ....
Perdonare è come aprire alla possibilità di un cambio della direzione ma non per questo smettere di stare attenti.
Diceva qualcuno: puri come colombe e astuti come serpenti (una cosa così).

Il mio processo di scioglimento verso il torto e l'evento lo compio con me stesso e se mi faccio occorrere per farlo la dimostrazione che l'altro cambia, non sto compiendo un perdono.
Invece si può perdonare pur sapendo che l'altro non è pentito o almeno non può cambiare. Subentra però una questione di fiducia. Se non restituisco fiducia non è una mancanza di perdono. Sono due momenti diversi e distanti.
Cioè posso essere disposto alle inifnite possibilità ma non per questo farmi fregare di nuovo.

La cosa importante per me è che il perdono sposta il canale energetico da una sola linea a tutte intorno.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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