Discussione: Vivere in difesa
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Vecchio 07-05-2009, 01.49.06   #16
Uno
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
sono d'accordo con te quasi su tutto, è reale che avendo un'esperienza negativa sei indotto a reagire al primo allarme, poi il momento della difesa-aggressione è quasi catartico dei lontani soprusi subiti e corri il rischio di combattere incosciamente contro un altro nemico, un'altra situazione...
Pensa se dalla prima volta che ho visto la pioggia ed ho aperto l'ombrello io ancor oggi uscissi tutti i giorni con l'ombrello aperto anche quando c'è il sole. Mi andrebbe bene se mi prendessero per eccentrico

Non è sano vivere nel passato, è comprensibile in un persona che subisce un grandissimo trauma, che so una donna stuprata la comprendo se ha paura ad uscire di casa, anche se spero per lei che prima o poi elabori il trauma.

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Come ha scritto Ray l'aggressività naturale potrà essere diversa nella forma ed espressione ma un livello medio naturale c'è.
Un leone per mangiare l'esprime sbranando, noi facciamo macellare l'animale. Un leone amando fisicamente morde, noi baciamo. Un leone amando platonicamente fa dei versi (tipo fusa) noi sospiriamo o cose simili....
Cambiano forme e modi, ma la sostanza è la stessa nel vivere comune.

Insomma non vi viene una regola empirica per capire quando si sta superando il limite e diventando violenti? Cioè quando l'aggressività non è più sana...
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