Discussione: Ma il diavolo esiste?
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Vecchio 01-03-2012, 11.02.49   #67
Uno
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Non lo interpreto come se non fossimo in mezzo... ma come se fossimo influenzati di più da una parte che dall'altra. A fare la differenza è la scelta di seguire uno o l'altra via. Angeli e demoni non possono fare altrimenti... noi invece siamo qui a dover far fatica per scegliere la polarizzazione.
Non dico che sia così, ho ancora un pò di confusione in merito (vedi il thread tra iniziati e controiniziati).
Ha ragione Dafne, siamo più vicini al male anche se questo non ci impedisce di rivolgerci al bene o ad assorbire il bene.
Senza rifletterci tutti lo sappiamo: è generalmente più facile fare del male che fare del bene, è più facile ricordare il male che abbiamo ricevuto piuttosto che il bene ricevuto etc....

E' un pò O.T. ma a prescindere dalla posizione in cui siamo è molto importante (più della posizione) come siamo rivolti.
Sapete (dovreste) che esotericamente (sia metaforicamente che in pratica) noi riceviamo da dietro e trasmettiamo davanti. Quindi tralasciando le varie sfumature intermedie pensiamo ai due estremi che succede.
Se mi rivolgo verso il bene assorbo da dietro il male e dopo averlo per quanto poco trasformato (passando in me anche passivamente, anche un minimo, si trasforma e mi trasforma <non pensate per forza in senso negativo, dipende > ) lo emetto davanti cioè verso il bene.
In estrema sintesi, anche se la cosa è più complicata, sposto energia, materia e altro da una parte all'altra.
Viceversa se mi rivolgo verso il male assorbo il bene da dietro etc....

Vedete il tutto come una ciotola con da un lato farina e dall'altro zucchero (o due componenti abbastanza solidi, divisi) e noi che con un cucchiaio spostiamo uno o l'altro dall'altra parte. Al rallentatore potremmo vedere il disegno (una specie di cupola) che si forma nel movimento.

Il tutto detto in altri termini, se siamo rivolti verso la luce portiamo alla luce cose che sono nell'ombra e nel movimento della "cupola" una piccola parte di luce direttamente nel buio. Viceversa se siamo rivolti verso il buio portiamo luce nell'ombra e con la "cupola" una parte di ombra nella luce.
Dei disegni sarebbero utili ma non ho ora il tempo di farli.
Va da se che oltre al dove siamo rivolti è importante quanto trasformiamo e quanto lasciamo passare e cosa attraverso di noi. E' inoltre importante la potenza di quello che abbiamo dietro e quello che abbiamo davanti.
E' diversa l'azione di un sacerdote che porta luce verso la meno luminosa congregazione di fedeli dall'azione di un generico buono che porta luce in un gruppo di sbandati. La prima sarà più diffusa, la seconda più forte solo sull'impatto dovendo pagare qualcosina in termini di scambio.

Lo so non si capisce, aspettate i disegni o provate a rifletterci.
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