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Vecchio 23-04-2009, 18.39.19   #6
stella
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Mi ha sempre colpito quest'ultima affermazione di Gesù prima di morire sulla croce. Non credo fosse solo un momento di sconforto di un uomo... "Mio Dio, mio Dio, perchè mi hai abbandonato?" è una frase che secondo me racchiude invece un profondo significato.

Come spesso avveniva, Gesù pronunciava delle frasi per adempiere alle Scritture, o per dare un insegnamento o mostrare una Via.. Non le diceva a caso...

Qual è il mistero dell'ultima frase pronunciata prima di spirare?

Nell'altro thread sulla Volontà stiamo parlando di un uomo che deve scendere in fondo al mare per liberare un bambino, sapendo che quest'ultimo si salverà mentre invece lui potrebbe non farcela...
Che sia forse l'ultimo grido di un uomo che si vede inghiottire dal mare dopo aver liberato definitivamente il Sè? Era questo che Gesù voleva mostrarci?
Queste parole di Gesù sulla croce sono la prima strofa del salmo 21 che aveva iniziato a recitare, un salmo che inizia con un grido di angoscia ma termina con parole di lode e totale affidamento a Dio.

(lo posto per intero anche se è un po lunghetto perchè ha un forte significato profetico e insegna l'atteggiamento da tenere di fronte allo sgomento e alla paura di non sentire Dio e di sentirisi abbandonati da lui):


Salmo 21
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Tu sei lontano dalla mia salvezza»:
sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, grido di notte e non trovo riposo.
Eppure tu abiti la santa dimora, tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, hanno sperato e tu li hai liberati;
a te gridarono e furono salvati, sperando in te non rimasero delusi.
Ma io sono verme, non uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
Mi scherniscono quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; lo liberi, se è suo amico».
Sei tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
Da me non stare lontano, poiché l'angoscia è vicina e nessuno mi aiuta.
Mi circondano tori numerosi, mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca come leone che sbrana e ruggisce.
Come acqua sono versato, sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, si fonde in mezzo alle mie viscere.
È arido come un coccio il mio palato, la mia lingua si è incollata alla gola, su polvere di morte mi hai deposto.
Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano: si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano, mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, dalle unghie del cane la mia vita.
Salvami dalla bocca del leone e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all'assemblea.
Lodate il Signore, voi che lo temete, gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, lo tema tutta la stirpe di Israele;
perché egli non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.
Sei tu la mia lode nella grande assemblea, scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano:
«Viva il loro cuore per sempre».
Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra, si prostreranno davanti a lui tutte le famiglie dei popoli.
Poiché il regno è del Signore, egli domina su tutte le nazioni.
A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui, lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; annunzieranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l'opera del Signore!».


Queste parole sono state interpretate da tanti come un grido di angoscia prettamente umano, per lui che si è caricato del peso dei peccati di tutta l'umanità, e che di fronte alla morte si trova solo ad affrontare il salto nel buio.

Penso che il significato per noi sia quello di confidare in Dio anche se non lo sentiamo vicino, anche se pensiamo di essere abbondati, e nelle sue mani raccomandare il nostro spirito, come fece Gesù sulla croce.

Ultima modifica di stella : 23-04-2009 alle ore 18.47.47.
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