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Vecchio 27-04-2009, 09.01.44   #9
stella
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Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
Se consideriamo la " nascita" e la " morte " come passaggio, possiamo dire che è nel passaggio, nel camminare appunto da soli, come dire, in ingresso ed in uscita che si avverte di più la Solitudine?

Mhm...Poi, non mi è chiaro quel: " ribadisce il suo essere uomo"!
Perchè nascendo si acquisice la forma umana che abbiamo tutti noi cioè un corpo, che inevitabilmente è destinato a morire...
In questo senso se Gesù non fosse stato uomo a tutti gli effetti non avrebbe provato cosa significa la morte per un uomo, quel senso di abbandono, di salto nel buio che genera angoscia.
In quanto al morire soli questo richiama anche il salto della nascita, anche se abbiamo una madre che ci accoglie, nel momento del distacco dal mondo prenatale al vedere la luce della vita si è soli....
e molti conservano questo ricordo della nascita nell'inconscio con una sensazione di cadere nel vuoto.
In ogni caso si tratta di abbandonare delle sicurezze acquisite per entrare in dimensioni nuove, e questi passaggi sono individuali perchè al momento della nascita il bimbo si separa dalla madre per avere una sua individualità indipendente.
L'unico filo conduttore è la speranza in Dio che avendoci chiamato alla vita non ci abbandonerà nella morte.
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