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Vecchio 17-12-2008, 02.16.01   #5
Grey Owl
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Provo a dare un'esempio intuitivo e semplicistico per cercare di rendere il concetto che ho in mente.

Ammettiamo che il mio corpo è Dio e le singole cellule sono i pianeti nei quali vivono persone che fanno quindi parte del Tutto.

Ogni singola cellula è parte del mio corpo, è nata dall'emanazione del mio corpo, è parte integrante del mio corpo. Però la singola cellula non ha coscienza del corpo in senso completo.

Io posso controllare parti del mio corpo ma non posso controllare ogni singola cellula, anzi non ho coscienza di ogni singola cellula anche se è parte di me.

Da questa analogia (semplicistica) ne deduco che:

Dio non ha coscienza di noi eppure noi siamo parte di Lui, siamo i suoi figli, siamo nati dalla Sua Emanazione.

Ogni singola cellula vive con un preciso scopo funzionale al corpo. Ognuno di noi ha uno Scopo che è funzionale a Dio.

Più il corpo si sviluppa e più le cellule si specializzano ed aumentano. Lo sviluppo di una singola coscienza è funzionale allo sviluppo dell'intera umanità.

La singola cellula vive e muore rapidamente mentre il corpo invecchia in tempi maggiori, così che per la cellula il corpo pare eterno.
Dio ai nostri occhi è eterno.

Ammesso che questo modo di ragionare ha molti limiti ( è un modo intuitivo), riuscite a trovare altre analogie tra uomo-cellula e corpo-Dio?
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