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Vecchio 05-06-2008, 10.26.04   #3
Uno
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Neanche io sono avvocato e spesso mi sfuggono i meccanismi, ma ho l'impressione che neanche un avvocato possa dare una risposta così generica. Credo dipenda dalla situazione che viene a crearsi, ovvero se si viene a configurare un reato e che reato (ti ricatto con quella conversazione o quel che è).

Se facciamo una foto di gruppo e tu sei consapevole di essere stato fotografato, non c'è nessuna norma mi risulta che mi vieti di mostrarla in giro... certo, tu sai che è quello l'utilizzo delle foto e quindi te lo aspetti.
D'altra parte se mi scrivi una lettera di carta, per quanto riservata, nessuna norma (solo l'etica semmai) mi vieta di farla leggere a qualcuno... poi si deve vedere come la cosa ti può nuocere. Se per esempio la pubblico sul giornale magari ledo la tua immagine, ma anche qui credo dipenda.

Il discorso conversazioni chat è particolare perchè è un po' nuova come cosa... è una chiacchierata ma resta scritta. Se parlo con te poi posso raccontare in giro quel che mi hai detto, ma non ho nulla da mostrare, è una mia interpretazione dei fatti che, eventualmente, tu puoi poi smentire. Se invece faccio leggere una chat beh, quello è scritto, anche se a leggerla dopo mica è come parteciparvi... ma questo non è semplice da capire immagino per molti.

Quindi mah... non saprei, però ragionarci su potrebbe essere interessante.
Credo che anche sulla foto tra amici possa esserci qualche distinguo, se la faccio vedere ad altri amici è un discorso, ma se la pubblico su un telegiornale magari in una vicenda di droga la cosa cambia.
Ma qui io volevo capire a prescindere dai contesti, dal mio punto di vista la chat è come una conversazione, cambia il mezzo, in una conversazione serve un'altro mezzo per registrarla fedelmente, viceversa io posso riportare ciò che mi ricordo ma posso anche essere querelato per diffamazione se all'altro non garba quello che riporto. Se è registrata (come anche la chat) all'altro decade il diritto di querelarmi per diffamazione, almeno secondo logica, però se tutto si limita a questo, fiducia a parte verso un interlocutore, siamo come nella giungla...
Qualcuno sostiene che per essere sicuro devo dichiarare in maniera inequivocabile che non autorizzo la divulgazione di quello che si è detto in privato... mi sembra una cosa alla assenso implicito che tanto ha suscitato clamore anni fa, devo affermare per negare...

Azzecca garbugliiii (sto scherzando eh ) dove siete? Dai datemi una risposta, anche anonimamente se volete, potete usare il modulo di contatto http://www.ermopoli.it/portale/sendmessage.php
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