Discussione: Posta certificata
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Vecchio 26-06-2009, 20.53.51   #6
Uno
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Stella non è preciso quello che hai scritto, il decreto legge che hai nominato, come da me scritto sopra, è stato già convertito in legge (la n2 del 28 gennaio 2009) e in una parte (commi 6,7,8) dell'art 16 recita:

Citazione:
6. Le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella domanda di iscrizione al registro delle imprese o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrita' del contenuto delle stesse, garantendo l'interoperabilita' con analoghi sistemi internazionali. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto tutte le imprese, gia' costituite in forma societaria alla medesima data di entrata in vigore, comunicano al registro delle imprese l'indirizzo di posta elettronica certificata. L'iscrizione dell'indirizzo di posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue successive eventuali variazioni sono esenti dall'imposta di bollo e dai diritti di segreteria.
7. I professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata o analogo indirizzo di posta elettronica di cui al comma 6 entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Gli ordini e i collegi pubblicano in un elenco riservato,consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni,i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata.
8. Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, qualora non abbiano provveduto ai sensi dell'articolo 47, comma 3, lettera a), del Codice dell'Amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, istituiscono una casella di posta certificata o analogo indirizzo di posta elettronica di cui al comma 6 per ciascun registro di protocollo e ne danno comunicazione al Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione, che provvede alla pubblicazione di tali caselle in un elenco consultabile per via telematica. Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e si deve provvedere nell'ambito delle risorse disponibili.
Quindi quello che avevo scritto sopra.
Non credo che il governo ne regalerà una per ogni cittadino, perchè le aziende che si sono accreditate per certificare queste caselle (e alle quali aziende poi tutti si appoggiano se non ci si accredita) dovevano (devono) disporre di 1.000.000 di euro di capitale sociale ed implementare un pò di cosette tipo l'iso9000 etc...
Capirai che adesso che ci hanno investito lo stato non può dire "ora la regalo a tutti", neanche se comprasse il servizio da uno di loro (perchè uno e non gli altri?).
Poi sarebbe improponibile visto che non tutti usano il pc ancora.

L'alternativa si è stata data, ma all'atto pratico, tecnicamente la posta certificata questo è, ne ho discusso su un forum tecnico con chi lavora nell'informatica, si può usare un software piuttosto che un'altro, ma la sostanza è quella.
Debbo dire che quelli che girano a fare i corsi nelle P.A. non sempre (sono buono stasera) sono il massimo della competenza, basta vedere come sono fatti certi siti, appunto, della pubblica amministrazione.
Uno non è connesso