Discussione: Fisica Quantistica
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 26-04-2009, 23.41.47   #14
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da ellebi111 Visualizza messaggio
QUALUNQUE particella od onda ad alta energia venga in contatto con un atomo lo modifica in qualche modo e questo rende ancora più difficile studiarlo visto che per farlo bisognerebbe eliminare queste "interferenze esterne" che certo non aiutano. Ecco perchè quasi tutti i centri ricerca sulle particelle subatomiche sono dentro gallerie scavate nelle montagne. In italia il più grande è sotto il gran sasso e sfrutta come schermatura le tonnellate di roccia tutto attorno. Lo stesso vale per il cern, il cui nuovo cicltrone è interamente sotterrato.

Nel periodo di Planck si osservò che prendendo un metallo e illuminandolo (semplifico come sempre) in certe situazioni emetteva elettroni, come se la luce li "strappasse via" (effetto fotoeletrico) ma si notò anche che la luce doveva avere una certa energia, sennò la cosa non succedeva. Lasciare il metallo esposto per molto tempo ad una quantità anche di poco inferiore di energia non faceva "sradicare" gli elettroni. Perchè? Fu Einstein nel 1905 (e per questo ricevette il nobel) a legare questo fatto ai quanti. Semplicemente gli elettroni fuoriescono se l'energia del fotone (o del quanto di energia se preferite) è uguale o superiore al "quanto" che a quell'elettrone serve per saltare fuori. Un quanto inferiore anche se ripetuto semplicemente non ha effetto sull'elettrone che rimane in orbita.

Dovete sapere che Planck stesso era molto dubbioso delle sue scoperte proprio perchè sconvolgevano il modo di pensare dellla scienza di quel tempo. Einstein utilizzando il quanto per spiegare effetti misurabili lo aiutò a convincersi della bontà della sua teoria.

Ciao Ellebi, volevo chiederti una cosa ma se è una stupidata fa finta che non l'ho scritta

Se ho capito qualcosina per "togliere" un elettone dalla sua orbita (che magari non sarà ellittica ma sempre orbita è ) è necessario che il fotone che lo colpisce abbia la stessa energia...la stessa forza (posso pensare al quanto come a un'unità di misura come il gr o il mm?)

In pratica se c'è bisogno di uno schiaffo non capita nulla se gli si fa una carezza..

Ecco, magari non c'entra un cips, ma è per quello che molte reazioni chimiche avvengono in presenza di una fonte di calore? Dove il calore mi rappresenta il fotone che strappa gli elettroni per permettere nuove combinazioni?

grazie
dafne non è connesso