Discussione: L'aspirapolvere
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Vecchio 27-04-2008, 14.50.25   #1
jezebelius
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Predefinito L'aspirapolvere

Ero nella mia camera con la mia ragazza.
Lei posta di fronte a me, più o meno verso il mio lato sinistro, cercavo di farle vedere come funzionasse l'aspirapolvere.
Un apparecchio come quelli che di solito si usano ma con un utilizzo differente. Infatti, poichè dietro di lei c'era il muro - che nella realtà divide la mia camera dalla cucina - e su questo una specie di moquette verde color prato, le mostravo come, grazie a quell'apparecchio, si potesse aspirare l'acqua in eccesso. L'aspirapolvere era molto potente tant'è che una volta passato sulla moquette, pian piano, al tempo stesso, la asciugava.
Quando, appena arrivato più o meno alla metà di questo rivestimento , l'aspirapolvere per la troppa carica e per l'intensità troppo forte ma anche per la quantità assorbita, aspira più di quanto può, come dire, metabolizzare e fa per rallentare la sua aspirazione per passare, poi, nuovamente a pieno regime. Come quando per un auto arriva troppa benzina al carburatore, tant'è che tende a spegnarsi quasi.

Insomma pieno regime, quindi aspirazione al massimo. Da qui piccolo rallentamento poichè aveva aspirato di più di quanto gli era concesso per poi tornare di nuovo a regime ed asciugare la moquette o quel che era rimasto.

Cerco di dare una piccola definizione di quel che penso aver capito.
L'aspirapolvere sono io e cioè quello che faccio adesso - infatti sono io che l'utilizzo - e mostro - in questo caso non so a chi però o meglio quale è il significato, forse la mia parte femminile - il suo utilizzo ( non il suo funzionamento ) ossia come può essere utilizzato per fare un lavoro come quello di aspirare l'acqua.
Questo elemento insomma " bagna " il muro - che divide, si pone come limite, anche se ad essere bagnato non è il muro ma il suo rivestimento quasi come fosse una sorta di isolamento - e perciò vi è bisogno di asciugare una parte che, evidentemente, non deve essere bagnata.
Molto probabilmente simboleggia la presenza di questo elemento, in maniera eccessiva e poi su una pezzo che dovrebbe rimanere asciutto per cui necessita di una operazione. Vale a dire l'aspirazione di quel che è in eccesso sulla e nella mia parte interiore che divide da ciò che dovrebbe essere " cucinato " in cucina.
L'aspirapolvere è l'aggeggio adatto - infatti " aspira " come parte o meglio come fase di un motore - ma pur essendo potente, risulta, per un attimo, una differenza tra ciò che riesce ad assorbire/metabolizzare e la sua energia. Ne assorbe troppa, per poi tornare a normalità.
Potrei avere dei suggerimenti?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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