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Vecchio 17-03-2007, 00.10.40   #25
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Più che mobile o fissa direi compatta o granulare (ma non è proprio la parola adatta) ... ma forse Ray con fissa intendeva compatta.
Avete mai lavorato qualche materiale che fa presa? Passano da una condizione in cui ci sono solitamente due componenti (es acqua e cemento) divisi, poi si impastano insieme e il punto di maggior lavorabilità è quando diventano elastici, fin quando poi si solidificheranno nella forma voluta....
Per quanto riguarda la mente l'ideale sarebbe essere capaci di tenerla sempre nel punto medio di elasticità, anzi per metaforizzare meglio, l'ideale sarebbe avere sempre acqua e cemento ed un muratore che impasta in continuazione... perchè se non diamo mai forma a niente che ci facciamo? La metafora non si riferisce al pensare... non è che una mente che pensa in continuazione sia il massimo dell'ottenibile.
Quindi per tornare al thread se ho il cemento e l'acqua devo mettermi davanti e tirare... nel caso pratico si potrebbe parlare di desiderio come trattore, se ho già solidificato una qualche forma devo spingerla.... se il desiderio traina, cosa spinge?
Cerco di riassumere da quello che ho capito.
Mi pare insomma che il punto di medio di elasticità, dove i due elementi si combinano ma non in qualcosa di definito, sia il migliore per mescolare; ovviamente con qualcuno che mescola.
La parte importante è secondo me quel " volere" attribuire una forma al pastrocchio di acqua e cemento.
Ora nel senza forma, ovverosia nel mescolamento degli elementi, che si presume possa o non possa raggiungere una forma per l'appunto, è il desiderio, cioè quel movimento della volontà verso qualcosa che ci manca, che fa da trattore.
Nel caso invece che una forma sia gia stata attribuita, o anche voluta e pertanto il desiderio ha fatto si che si potesse solidificare, il desiderio stesso non riuscirà, da solo, a trainarla bensi avrà bisogno di qualcosa che spinga da dietro.
In questo caso, secondo me si può parlare di attribuzione di una direzione specifica che forse nell'intenzionalità trova la sua fonte.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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