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Vecchio 29-06-2010, 20.17.23   #4
Ray
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Al momento la mia priorità è cercare di capire se e quando si può mediare con i figli.
Partiamo da questo e cerchiamo di ragionarci su, magari tutti assieme (sennò si finisce nella logica di qualcuno che fa le domande e aspetta le risposte e non ci prova neanche).

E' interessante già il fatto che ci si pone la domanda, ossia si considera la possibilità di potere mediare. Quando non c'è da mediare? Quando c'è una sola volontà, oppure quando più volontà vanno nella stessa direzione, quindi alla fin fine c'è un'unica forza, data dalla somma delle singole.
Ma se ci sono più volontà in gioco, o si media, o una soffoca l'altra.

Se io e te dobbiamo mangiare assieme e io voglio la pasta e tu il riso, tutti i giorni, o uno dei due soffoca l'altro oppure serve una mediazione. Se si opta per la mediazione si può andare a vedere quale sia il caso di usare, se ne discuterà, per esempio potremmo fare un giorno pasta e un giorno riso, o anche due giorni pasta e uno riso se per esempio il riso costa il doppio della pasta.
Se non si media cosa accade? Avviene una lotta per il potere...

In realtà per un certo verso la lotta avviene anche nella mediazione, ma con la differenza che non c'è solo quella, c'è anche altro, tra cui il ravvisare la necessità di trovare una soluzione che permetta ad entrambi di essere soddisfatti almeno un po' e di convivere il meglio possibile e, soprattutto, il ravvisare che questa necessità è più importante dell'ottenere potere (più altre cose che diremo).

Chiaramente ho solo iniziato il ragionamento, è evidente che nel tuo discorso si infilano altri fattori che complicano di molto l'esempio pasta-riso, però non infiliamoci subito in gineprai pazzeschi... cerchiamo prima i principi di base, anche uno alla volta.
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