Discussione: Scopo e Sogno
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Vecchio 12-12-2008, 23.01.58   #5
jezebelius
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Certo, anche secondo me possono cambiare gli scopi e questi sono del tutto relativi.
Peraltro si può fare riferimento, anche, ai vari condizionamenti o ai valori che ognuno possiede per valutare uno scopo.
Cioè, come ha detto Red, se un Tizio, in base a ciò che ritiene giusto, vuole lavorare per comprare l'auto non ci vedo nulla di male.
Un sogno è tale - o potrebbe essere tale - per chi ha invece superato ( o compreso o,come si potrebbe dire altrimenti ? ) quella fase per " dedicarsi " ad altro, sia chiaro non escludendo, per esempio, la possibilità di comprarsi una macchina nuova ma semplicemente rivalutando tale possibilità alla luce di un punto di vista...differente.

In questo quadro, allora, se prima la priorità poteva essere comprare l'auto o il telefono di ultima generazione, il tutto passando per il lavoro e la conquista di una posizione sociale, è probabile che in un successivo momento, per il quale però non è detto che una visione diversa arrivi o si sostanzi, il punto di vista cambi.
Ora, uno scopo " immaginato" e rivestito come reale dipende sempre da chi lo vive come una priorità.
Il Tizio che vuole comprare l'auto e conquistare una posizione sociale, poiché per lui ciò è la cosa più importante, appunto lo scopo, potrebbe non essere dello stesso parere di chi, invece, si dedica ad altro. E come dargli torto.

Per altro verso è anche vero che la mente ha bisogno di un punto a cui poggiarsi.
Però, qui farei una distinzione tra Scopo e scopo individuando nel primo qualcosa di meno effimero del secondo, dando comunque a questo la sua importanza.
Se il primo è moto interiore, qualcosa che nasce dall'interno per cui lo si avverte come mancanza ( interna ), lo scopo è quella cosa di cui la mente abbisogna per " stare in piedi " e senza il quale potrebbe destabilizzarsi.
Che ne dite?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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