Discussione: Pregi e difetti
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Vecchio 28-06-2009, 20.14.45   #2
luke
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Siamo tutti un pò impostati a pensare che un difetto è negativo è tale resta così come un pregio è positivo. Però riflettendoci meglio esiste una tendenza dell'individuo che prende polarità diverse a seconda dell'azione che compie. Queste polarità assumono poi il nome in difetto e il nome in pregio.
Mi spiego meglio, che è meglio.. può esistere una persona particolarmente caparbia e cocciuta che usando solo in difesa e in chiusura questa sua caratteristica non vive l'altra polarità che potrebbe essere la forza di volontà che spinge a raggiungere un certo risultato con determinazione e tenacia. Sembra essere la stessa caratteristica ma cambiando nome e assumendo un connotato negativo, se parliamo del difetto, siamo spinti a classificarlo non onorevole e a cercare in tutti i modi di eliminarlo dal nostro modo di essere, modificarlo, nasconderlo, chiuderlo nelle segrete perchè essere cocciuti non è bello. Eppure se è vero che viviamo nella dualità, ed è vero, quella cocciutaggine deve rispecchiare anche un pregio e quindi cercando di nascondere il difetto nascondiamo anche il pregio o almeno non lo sviluppiamo.
Come si risolve sta cosa? una delle soluzioni che mi vengono, oltre al fatto di non nascondersi ma osservarsi, è tentare di usare, spostare l'attenzione dal difetto al pregio. Sono cocciuta? si, ma allora sono pure caparbia se non mi consumo incocciutaggiandomi.
Quindi si trattrebbe sempre di saper usare il mezzo che abbiamo. Forse c'entra con il discorso della biblioteca di qualche tempo fa.

Lascio qui per sentire che ne pensate.
Personalmente ho il dubbio di come possa essere raffigurata una situazione come quella che hai descritto, se come una retta ai cui opposti abbiamo il pregio ed il relativo difetto, e quindi dobbiamo scegliere dove posizionarci, oppure se il problema è di dare troppa energia ad una caratteristica fino al punto in cui si passa dal pregio al difetto, quindi dalla caparbietà alla cocciutagine, dall'orgoglio alla superbia, dal coraggio all'avventatezza così via.

Comunque sia resta il fatto, a mio avviso , che non è semplice posizionarci bene o riuscire a dare "la giusta dose di gas" perchè non si può analizzare la singola caratteristica prescindendo dal contesto globale delle altre:
se dal coraggio passo alla avventatezza può essere che sia per una voglia eccessiva di mettermi in mostra, oppure se passo dall'orgoglio alla superbia è perchè voglio nascondere alcune insicurezze di fondo ecc, quindi il dicorso si complica alquanto vista la presenza di molti elementi da tenere in considerazione, primi fra tutti i veri motivi, le cause che sono dietro ad i nostri difetti;
certamente una buona dose di onestà con noi stessi e l'auto-osservazione, come dici tu, possono essere buone basi di partenza.
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