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Vecchio 18-05-2008, 22.39.42   #1
Ray
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Predefinito metodi di Osservazione: "insignificanti" abitudini nel quotidiano

Chi ha seriamente intrapreso su di se un lavoro di Osservazione è giunto (o deve giungere) prima o poi alla conclusione che una grande parte di ciò che cerca di osservare non può vedere da solo. Se ci si pensa, è già un mezzo miracolo che qualcosa riesca a vedere, dato che quel che interessa è ciò che abita la landa dell'inconsapevolezza.

Nelle Scuole Tradizionali, quando addirittura non ci si viveva, si godeva comunque di uno spazio fisico nel quale si Lavorava assieme. Questo permette di venire osservati e quindi di apprendere da altri ciò che di noi non vediamo.

Qui c'è il salone degli specchi che ha questa funzione. Sopperisce alla mancanza di contatto fisico e visivo con quel che trapela scrivendo... cosa che forse in una Scuola vecchio stile non ci sarebbe perchè si scriverebbe molto di meno.

Ci sarebbero però tutta una serie di osservazioni possibili, dal modo di parlare e di muoversi e di lavorare... il modo di pelare le cipolle, per fare un esempio scemo, può rivelare tantissimo, ma anche e soprattutto gli atteggiamenti che continuamente assumiamo più o meno incosapevolmente.

Nel titolo ho detto "insignificanti". Mi riferisco a quelle "piccole" abitudini che usualmente non vengono considerate importanti e quindi spesso tralasciate, o comuque private di una seria attenzione. Mille cose... dal piccolo difetto "innocuo", al modo curioso di fare qualcosa, alla piccola mania solitamente sopportata con facilità da chi ci vive attorno e magari considerata parte integrante della persona.

E infatti lo è. Parte integrante... che spesso viene tralasciata e che invece può dire moltissimo e moltissimo aiutare.
Faccio un esempio personale: io ho la mania di titillarmi... mi arriccio i capelli di solito, per quel che si vede, ma in realtà se non ho le mani impegnate sto sempre a stuzzicarmi in vari modi. Se non avessi avuto dall'esterno conferma, anzi notizia, della frequenza pazzesca di questa mia piccola "insignificante" abitudine, la mia mente avrebbe continuato a trattarla come una cosa di cui si, sono consapevole che mi parte, ma in fondo non è così importante e che vuoi che ti dica... mica lo fai sempre. Invece lo faccio sempre, la mente me la raccontava sulla frequenza (ho la controprova perchè dopo che mi è stato confermato, da mia rischiesta, ho provato a non farlo per cinque minuti... non cinque ore, cinque minuti). Se la mente si preoccupa di raccontarmela, ha qualcosa da nascondere... e io che sono sospettoso nei suoi confronti, indago.

Quello su cui volevo attirare l'attenzione è che se io non avessi chiesto non mi sarebbe stato detto... appunto veniva vissuto come una mia innocua mania, che non dando più di tanto fastidio, non meritava mai la dignità di argomento.
Altro esempio scemo... mia moglie spesso lascia le cose stappate dopo averle usate, dalla zuccheriera al dentifricio... insomma apre per usare e non chiude (a meno di "mettere a posto"). E' una cosa innocua che non si dice all'altro se non per battuta, ma che se fatta notare ad uno che Cerca può dirgli molto (gli altri di solito lo vivono come una critica).

E' chiaro che non posso mettermi una telecamera in casa e non posso neanche rompere le togne a mia moglie per farmi elencare minuziosamente tutti i miei piccoli difetti o stranezza o addirittura farmi descrivere il modo che ho di fare le cose... non sto neanche suggerendo di diventare tutti paranoici tipo oddio ma chissà come sto facendo questo e quello... dico però che queste cosette le abbiamo tutti e che potrebbero rivelarsi utilissime... bon intro lunghissima, mi fermo.

Ultima modifica di Ray : 18-05-2008 alle ore 22.45.39. Motivo: avevo scritto innocuo con la q... per ben tre volte... ah, la cultura!
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