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Vecchio 20-05-2008, 10.13.52   #22
Ray
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Sono entrata in cucina per un bicchiere di latte e..portine aperte..sigh
ho notato che non faccio le cose un pò per volta ma tendo ad accumulare e poi poi fare una faticata finale. Nello specifico, apri l'anta per il caffè, usa il caffè...apri l'anta dei biscotti, mangia i biscotti...apri l'antina per il bricco del latte che lo voglio tiepidino (il frigo lo chiudo ) usa il bricco e....latte e biscotti davanti alla tv...porta il tutto in cucina e...oh le antine...via lo zucchero, via i biscotti, chiudi le antine. Invece di aprire e chiudere le azioni tendo ad aprirle ma a non chiuderle mai. Mi si rimproverava di questo sia a casa sia al lavoro (quando lavoravo in famiglia cioè con mia sorella, in altri ambienti non capita) comincio le cose e non le fionisco, anzi, comincio più cose e non le finisco. Idem con i disegni, inizio e poi quasi mai li termino. Mi è capitato più volte di soffermarmi sul bisogno, contrario, di chiudere tutto per andare a letto, come se qualche curioso fantasma potesse scappare fuori e tirarmi gli alluci
pssssssss Astral anche mio figlio più piccolo "zappa" quando mangia e quando scrive, mi sono sempre chiesta se non fosse terribilmente scomodo usare quel tipo d'impugnatura ma tra i due il più testardo è l'altro..a me capita di usare il cucchiaio in quel modo quando devo mangiare il gelato, ho un freezer che non congela ma iberna, il gelato appena uscito ha la stessa consistenza del marmo....
bon, scusa l'intrusione, non sai cosa non farei per non parlare dei miei difetti..

L'esempio che porti è molto interessante a mio avviso, per il discorso che stiamo facendo. Sta cosa delle antine, che presa in se può essere appunto considerata cosa di poco conto, se presa come indizio per un'indagine su se stessi da spunti importanti. Ed è certamente una caratteristica sulla quel indagare, dato che anche dopo esserti resa conto che lo fai, sia perchè te lo fanno notare sia perchè lo vedi da te, nonostante ti rendi conto che sarebbe meglio chiuderle, le lasci aperte ancora. E' quindi qualcosa che, se vogliamo, non ti ha ancora comunicato tutto il suo messggio.

Tu ci vedi un'analogia con l'iniziare molte cose e non finirle, altra cosa che ti è stata fatta notare, anche se in altri ambiti. Questa è una caratteristica da osservare... le tendenze che abbiamo si riproducono in moltissimi ambiti della nostra vita, per non dire in tutti, anche se in forme diverse a seconda degli ambiti in cui si manifestano... come dire che mettiamo la nostra impronta ion tutto quello che facciamo. Quindi un ambito per così dire "innocuo" ci permette a volte di pizzicare qualcosa che in altro ambito più "pericoloso" nascondiamo meglio.
Vista in altro modo, il nostro suby ci lascia indizi sparpagliati lungo tutto il nostro cammino...

Per aprire ad altre possibili analogie da esplorare ha senso a mio avviso "tentare" altre corrispndenze olre a quelle che vediamo a colpo d'occhio. Per esempio, sempre restando nelle antine, si potrebbe porsi delle domande di tipo "psicologico" e chideresi se abbiamo la tendenza a "lasciare le porte aperte dietro di noi"... come dire se non chiudiamo mai certe porte anche quando andrebbero chiuse... oppure, da un altro punto di vista più energetico, se quando "apriamo" per "far uscire" poi ci dimentichiamo regolarmente di chiudere.

Sono solo esempi, non sto dicendo che penso che sta cosa ci sia o meno, dico solo che domande come queste vale la pena farsele... poi magari qualcuna di queste sarà un buco nell'acqua (mica ogni analogia è indovinata), ma sempre utile.
Ray non è connesso