Mi sono ricordata del tuo discorso quando mi è capitato di leggere qualcosa su questa cerimonia del tè che mi ha colpita e ho visto che in Giappone rispecchiava una religione singolare definita da certi filosofi giapponesi “teismo”.
La cerimonia del tè esigeva quattro virtù ognuna con un senso materiale e uno immateriale: armonia, rispetto, purezza e serenità. Due ore può durare una cerimonia per un partecipante, dieci anni per avvicinarsi da lontano allo spirito del tè e tutta una vita per raggiungere la perfezione. Da cosa ho capito praticando assiduamente la preparazione si prende coscienza delle proprie imperfezioni, tipo corpo pesante, dita goffe, la ciotola che si rovescia ecc..
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