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Visito con una amica una casa anonima di campagna; l'ì riceve il mio avvocato.Sto per andare, lui che esce dallo studio e fa bacia guancia pensando che fossi una più familiare. Si scusa e dico fa nulla, anche se imbarazzata per lui. Un attimo dopo mi ricordo che siamo stati amanti(in realtà solo conoscenti al liceo), strano che ora sia sia tornati al distacco professionale. La madre di là gli dice che sono arrivati i vassoi usa e getta, con pietanze varie, dagli arrosti ai contorni, per il pranzo con gli amici, le cui mogli hanno preparato, perché lui è un professionista serio , riservato e meritevole. Egli insiste perché mi porti alcuni di questi vassoi, sono tanti e gli fa piacere darmene; siamo a piedi, io e l'amica, e caso mai ci presta un motorino, vecchio, rimasto da molto in quella casa.
Non mi fa rifiutare e si assicura che lo so mettere in moto, io che non guido mezzi a due ruote. Non ha il manubrio ma solo delle leve che fanno da timone a da cambio.
Avventurosamente mi avvio, voglio essere all'altezza della sua gentilezza. La partenza è in pianura, facile, parto sparata, come i principianti, e lui rientra in casa pensando che sia tutto ok. Ma subito, alla prima curva c'è un bivio e le cose si mettono male, sia a destra che a sinistra, due discese ripide e scivolose perché fatte di grosse pietre grigie e levigate in superficie. Calcolo il pericolo e il da farsi, dico all'altra donna che scenderemo a piedi portando prudentemente il motorino giù, trattenendolo di peso a tratti, se necessario. Potrei anche farla in mezzo minuto quella discesa ,guidandolo, e sono tentata, l'ho fatto tante volte in sogno, ma questa volta mi spaventa il non vedere cosa ci sia alla fine della scarpata, se non è pianura ci ammazziamo di sicuro. Chiedo a un passante se prendere a sinistra o a destra per casa, ma pare non faccia differenza. L'amica dice a sinistra, ma io prendo a destra. Mi sveglio, la difficoltà è troppo elevata.