Discussione: Il paradiso perduto
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Vecchio 02-01-2011, 03.07.14   #4
webetina
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Non erano ricchezze, ma molto meglio. Era un fiume di piacere e di suspance; di risate quando erano scherzi, di stupore quando erano indovinelli, insegnamenti quando era il turno della storia della sua vita, aveva vissuto a Torino, a Milano, e poi la guerra.
Molti anni dopo, da studente, adulta e fidanzata , la guardavo piena di rughe e quasi del tutto sorda e non riuscivo ad immaginare la mia vita senza la sua presenza, adesso era lei nella nostra casa , e noi restituivamo l’amore che ci aveva dato . La nonna era stata magica, e anche lei molto fortunata ad averci in casa nell’età in cui avevamo bisogno di lei. E non mi lasciò per tanti anni nemmeno dopo la sua morte, mi appariva nei sogni, e ancora oggi, a volte ritorna; sogno la sua casa, come se fosse ancora lì intoccata, ed io controllo se per caso qualcuno l’ha visitata e ha rubato qualcosa o ha lasciato lettere per lei. Penso che se mai mia madre avesse a leggere tutto questo si stupirebbe, perché non ha mai saputo cosa trovavamo di così interessante nella suocera. Si detestavano quasi sempre. La loro convivenza iniziò che mia madre era poco più di una bambina, presa dal gioco e molto poco educata a fare la padrona di casa,infondo non lo era. Così per tanti anni, quando mia madre capì che l’altra sarebbe vissuta per sempre, io la dovevo rassicurare e le promettevo che era sicuro che sarebbe morta…. Mi sentivo a posto, che male c’era nel dirle infondo la verità , e poi lei ci aveva sempre fatto sapere che dovevamo rispettare e accudire la nonna,voleva dire allora che aveva riconosciuto il valore che pur la suocera meritava. Noi figli dovevamo rispettare la nonna, così lei almeno nuora, la poteva odiare meglio. Quando mia madre, matura, coi frutti del suo lavoro contribuiva a un maggior benessere per la famiglia, le cose andarono meglio tra di loro e a volte mia madre aveva gesti di vera gentilezza, e la nonna si compiaceva per le cose belle in più che ci potevamo permettere, ma molto alla fine…prima erano scene di veleno, e noi a soffrire e il paradiso già mezzo crollato a volte scompariva. Alla fine dicevo, erano cambiate un tantino, cambiati i bisogni e i bollori della giovinezza…

Segue...

Ultima modifica di webetina : 02-01-2011 alle ore 03.12.15.
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