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Vecchio 24-01-2008, 17.00.16   #2
Uno
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Che cosa m'impedisce, nel caso di quest'esperienza, di lasciar andare, di passare oltre come fanno in molti che dopo una litigata girano le spalle alla persona con cui hanno discusso e si chiudono dietro le spalle la porta?
Perchè le mie porte non si chiudono mai?
Perchè questo sarebbe scappare e visto che lo hai fatto in passato qualcosa in Te continua a riproporti la faccenda in salse, a volte, apparentemente diverse... ma sotto sotto poi neanche tanto.
Quindi a volte scappi, altre volte stoicamente maceri senza riuscire ancora trovare un giusto equilibrio.
Il discorso può divenire lungo se tocco certi tasti, comunque sintetizzando la via di mezzo è che se tu cambi deve essere perchè Dafne vede che qualcosa non va e costringe tutta se stessa a cambiare, non devi mai farlo per adattarti a qualcuno. Chi ti incontra se cambia lo deve fare perchè da solo/a vede che c'è qualcosa che non va, non puoi costringere nessuno a cambiare, puoi solo (eventualmente) dare degli esempi con il tuo essere come sei, ma non puoi pretendere.
Quando invece cerchi di adattarti troppo per piacere all'altro poi succede il patatrac, che sia subito o dopo 10 anni non importa, il processo si innesca quando inizi a voler piacere, a quel punto quando il patatrac arriva al culmine (che sia dopo 40 anni o dopo un mese) ti ribelli e pretenderesti che gli altri cambiano, dimenticando che sono come erano quando li hai conosciuti.

Paradossalmente nei rapporti di coppia e non solo (è solo un esempio relativo al discorso, non sto parlando di te) una volta che i matrimoni si reggevano a volte con il vinavil, le persone si accettavano (purtroppo spesso per suggestione morale, questo era sbagliato, non l'accettazione in se) più che ora, ora si può anche socialmente cambiare come si vuole e dopo 10 minuti che si sta insieme si vorrebbe stravolgere l'altro, farlo/a diventare ciò che non è.

Continua ad imparare a conoscerti Daf... vedrai che troverai il tuo equilibrio.
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