Discussione: I Figli del Sistema
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Vecchio 27-06-2006, 11.53.50   #6
acquaefuoco
Pensa di allungare la permanenza
 
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Per me è scritto attorno al 1968... e non mi stupirei fosse il testo di una canzone, magari tradotto dall'inglese...

Guarda la coincidenza, proprio questi giorni sto leggendo "Due di due" di De Carlo... è ambientato in quelli anni lì e dà del '68 la stessa visione critica e disincantata del passo citato da Laocoonte: il rischio di ogni movimento rivoluzionario, in quanto si oppone ad una certa identità sociale, è quello di strutturarsi esso stesso come identità sociale massificante e autoritaria... rivoluzione francese, rivoluzione d'ottobre, "rivoluzioni" nazi-fasciste... alla fine si cade sempre lì. Nel '68 i gruppetti neo-stalinisti o maoisti leggevano gli stessi libri, citavano gli stessi passi, dicevano tutti le stesse cose e non andavano tanto per il sottile con chi non la pensava come loro... anarchici o fascisti che fossero: li menavano punto e basta!
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Ultima modifica di acquaefuoco : 27-06-2006 alle ore 12.16.51.
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