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Vecchio 19-08-2009, 11.51.31   #3
Uno
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Porto un pò fuori tema il discorso.
Ho sempre sostenuto che la famose missioni di pace in realtà la pace l'hanno solo nel nome a meno di non voler sperare in una previsione di futura pace a seguito dell'azione che in realtà è di guerra.

Ammetto che come indole io sarei poco interventista in questi casi, sono dell'idea che ogni popolo ha da seguire i suoi percorsi, chiamiamoli pure interiori per quanto macro.
Però....però... se l'occidente (inteso come parte più civile per quanto questa parola sia poco precisa) ha la possibilità di accelerare alcuni di questi processi forse è un suo dovere farlo soprattutto come nel caso posto in esame da Gibbi quando ci sono persone indifese a cui mancano i minimi diritti fondamentali che in questo periodo storico abbiamo stabilito per l'essere umano.

Non è possibile che nel 2009 si permetta ancora una qualsiasi forma di schiavitù fisica e in queste forme, ok poi ne abbiamo di molto più sottili anche nel nostro cosiddetto civile occidente, ma almeno una certa possibilità di scelta c'è, qua uno può accontentarsi del cosiddetto onesto, vivere una vita normale e dover sottostare a piccole cose, non deve prostituirsi solo per mangiare o da bambino far finta di giocare mentre invece lavora, tanto per fare due esempi.
(sul secondo esempio per essere precisi, bisognerebbe fare un pò di "pulizia" in alcuni ambienti rom o di simile natura).
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