Discussione: Il vizietto
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Vecchio 01-06-2010, 09.36.15   #153
griselda
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Forse potremmo cercare un esempio...

Mettiamo che io a 5 anni cado dall'altalena e, a seguito della caduta, mi faccio sei mesi di ospedale, tre operazioni, perdo un anno di scuola e quant'altro questo possa comportare in termini di rapporto con gli altri ecc ecc e, ovviamente, mi resta paura delle altezze, di stare sospeso nel vuoto e delle altalene in particolare.

Mettiamo che quando ho 30 anni mi rendo conto che le mie paure e una serie di questioni relazionali derivate dipendono da quella caduta, che non ho mai sistemato del tutto (sto facendo un esempio semplificato per passare un concetto, non pretendo sia verosimilissimo).

Che faccio? Per sistemare quelle paure voglio fare quel che non ho fatto a 5 anni, ossia risalire su quell'altalena. Superare la mia paura di essa e con questa delle altre e magari pure me la godo.
Così, me ne vado dove c'era quell'altalena e toh, niente più altalena, niente più giardino, solo palazzone.

E adesso? Vuoi vedere che non potrò mai più risolvere la questione per via che non c'è più quell'altalena, proprio lei?

Ma la vita, lungi dal condannarmi ad una qualsiasi impossibilità, mi ripresenta la cosa in altra forma, che se saprò usare mi farà la funzione di altalena. Una gita in montagna, un trampolino in piscina con gli amici a 18 anni, l'altalena sulla quale salirà mio figlio.

E' la vita a presentarmelo? Anche... ma ci metto del mio, dato che finchè non avrò risolto la cosa, la trasporrò, consapevolmente o meno, in tutte le situazioni che avranno sufficiente analogia per farmelo fare. E ogni volta, in queste situazioni avrò due cose: la difficoltà di affrontarle (per via dell'altalena e non per le situazioni in se... quindi inutile star li a pensare che non sono capace di affrontare quellla situazione stupida, è per via dell'altalena e io ho 5 anni) e la possibilità di risolvere tali difficoltà.
Ti ringrazio per l'esempio che comprendo perchè mi è sucesso per altri motivi di mettere in atto ciò che spieghi in esso.
Ad esempio da bambina molto piccina credo di aver avuto un paio di anni quando rimasi chiusa con altri due bambini nell'ascensore...ci misi tanti anni a riuscire a prenderne uno da sola e solo perchè un amico abitava al 14esimo piano
Avevo paura a camminare sulle grate e a forza di dai e dai ora ci passo senza problemi.
Sono stata morsa da un cane e per anni non riuscivo ad avvinarmi ad altri poi mi sono dovuta abituare perchè sul lavoro ce ne era uno.
Potrei continuare.... questa cosa invece che mi succede non la vedo uguale (anche se sicuramente come dici tu lo è, visto l'esempio) quello che sento in quel momento è o mi arrabbio moltissimo, o reprimo facendo finta che non è importante.
Probabilmente non è di nessuna utilità pensare da dove deriva questo problema ( ma mi ero abituata a cercare sempre le cause ) non lo farò più.
Siccome pensavo che arrabbiarsi perchè non mi danno retta quando ho bisogno veramente fosse solo IP mi dicevo di smetterla di pensare di dover essere ascoltata, ma questo mi fa allontanare dal problema. Tipo la volpe e l'uva. Per non sopportare la frustrazione e la rabbia dell'aver bisogno e non saper come cavare il ragno dal buco, dal rimanere con il problema in mano senza poterlo risolvere ho scavato per vedere se era solo IP o c'era anche dell'altro. Secondo me non era IP ma era dolore per non aver avuto nessuno che mi insegnasse come cavare il ragno dal buco. Come uscire dall'empasse, come risolvere il problemi, almeno come fare ad affrontarli da sola senza fuggire da essi e dimenticarmeli.
Certo è che se devo risolvere un problema e non so da che parte affrontarlo non lo affronterò mai. Se sto andando a scuola per imparare a farlo e la maestra non me lo insegna o se non ho capito come fare e non me lo rispiega o comunque non ho la capacità di ricevere l'insegnamento cosa dovrei fare? Probabilmente dovrei accettare che le cose stanno così che è l'ultima cosa alla quale ero arrivata. Ma questo in me comporta come ho detto prima l'abbandono di quella cosa di solito e io questo non lo voglio fare.
Dovrei abbandonare la ricerca perchè qualcuno non mi risponde? Allora ho cercato una ragione, ho bisogno di ragioni per continuare a fare una cosa che non mi da niente la ragione è stata la sofferenza che provo non è di oggi ma del passato e quindi non devi badarle. Ma la sofferenza che si trasforma in rabbia è viva ancora e posso assicurare che chi non mi risponde e non mi da retta mi crea dentro una tale rabbia che poi mi devo gestire scavando metri di terra ahahahah per non mandare quella persona a quel paese e non rivolgermi più ad essa. Del tipo se non ci sei quando ho bisogno faccio senza del tutto (altro che superbia eh?)
Questa cosa poi la risalto quando la persona non è lineare se il suo comportamento è così con tutti ok ma se fa differenze ( le stesse che ho vissuto dolorose e non le menzionerò più ma è così e fanno sempre male) mi sale la rabbia verso quella persona.
Quindi in entrambi i casi per non sentire dolore provo rabbia, rabbia non la verso fuori, quasi mai sull'altro se riesco ma la provo forte e chiara oltre a fare lavori fisici non so che fare.
Quello che ho imparato a fare è osservare nel mio corpo che effetto mi fa e dalla pancia mi sale rabbia ma anche nel petto sento dolore sono due movimenti. Oltre a sentire tutte le cose vorrei dire per far capire all'altro che mi sta facendo soffrire, ma taccio sapendo che il problema è mio, che l'altro è libero di parlare, rispondere a chi vuole e come vuole. Ma questo non è che limita il mio sentire. Ci sono volte poi che il mio sentire è meno forte di altre a seconda di come vivo quel bisogno. Se penso che la risposta mi potrebbe aiutare a migliorare con il lavoro ci rimango malissimo e soffro molto di più perchè voglio fare.
Non sono ancora capace, anche se so dirlo, che se va così è perchè ci deve andare
L'unica persona da cui accetto tutto è Uno, ma anche questo so che è sbagliato perchè dovrei accettare tutto da tutti ma ancora non ci riesco, da alcuni accetto di più da altri niente o quasi
Bon mi sono allargata e mi sono persa e non ho chiarito che devo fare quando mi prende male il non essere presa in considerazione a parte fare quello che faccio e scritto di fare fino ad ora
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