Discussione: Angeli
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Vecchio 27-01-2009, 11.13.06   #14
Uno
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Per comprendere il "mistero" degli angeli potrebbe essere utile fare un'analogia.
Immaginate un paio di occhiali a cui si possano infilare varie lenti di diversi colori, per l'esempio erano perfetti quelli di un film di Nicolas Cage, ma non sono riuscito a trovarne un'immagine, quindi accontentatevi (per capire) di quelli classici da visita oculistica
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Quindi immaginate che nella realtà abbiamo tutte le lenti infilate (colorate anche se l'immagine è con lenti graduate), molte lenti... che filtrano ciò che vediamo.
Cosa vediamo? Vediamo Dio ovviamente, e cosa sono le lenti? Sono gli Angeli, o meglio le schiere angeliche, cioè i messaggeri appunto.
Messaggero è colui che tras-porta (ocio al tras= al di la) ciò che qualcun'altro all'origine invia.
Noi non saremmo in grado di percepire direttamente (anzi, no non saremmo, non siamo) Dio e quindi il messaggero compie due azioni, trasportare al di qua (con i vari passaggi intermedi) e filtrare per adattare alla nostra comprensione. Quindi nell'analogia ci stanno bene lenti colorate e anche graduate.

Le ali sono l'unico organo che permette ad un essere vivente di portarsi autonomamente in due medium (cielo e terra... e al limite anche acqua) ecco perchè la loro simbologia è la più adatta per descrivere un angelo. Ali che tra parentesi in alcune raffigurazioni di Ermes stanno sulla testa e alle caviglie (interessante no?).

Quindi per rispondere anche a Filo, ovvio che gli angeli non sono persone alate e simili, come Dio non è un vecchio con la barba, sebbene quello può essere un modo con cui qualcuno interpretando le percezioni ci può entrare in contatto, ma gli angeli vanno più visti come una serie di filtri (necessari) interposti tra noi e la realtà nuda e cruda di Dio, man mano che la nostra percezione è sempre più in gradi di avvicinarsi a Dio siamo in grado di avvicinarci alla schere superiori. Forse un'altra analogia utile potrebbe essere un fuoco molto grande, se la nostra pelle è molto delicata dobbiamo accontentarci di goderci il tepore ad una certa distanza, ma io vedo che persone abituate maneggiano facilmente oggetti vicino al fuoco, oggetti che io non potrei neanche toccare senza scottarmi, etc....
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