Visualizza messaggio singolo
Vecchio 06-11-2007, 16.42.48   #3
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Non so neppure quale titolo dare a questo problema che mi assilla.
Immagino sia IP ma non capisco da dove derivi ma non è solo questo il punto ma il fatto che sento di averlo ereditato e di averlo trasmesso. Qui potrei iniziare a compiangermi ma non voglio più, raccontanto quanti limiti mi ha portato questa cosa.
Ora però la vedo in mio figlio, prima la vedevo in mia madre.
Mia madre quando doveva parlare con qualcuno che fosse un medico, un negoziante un estraneo insomma le veniva un blocco alla gola e se parlava le si strazzavano le parole tanto che se continuava si tramutava in pianto. Non riusciva a gestire questa emozione al contatto con persone con le quali non aveva un rapporto famigliare o di amicizia.
Questa cosa è passata a me ho vissuto le stesse cose forzandomi un poco di più ma non riuscendo ad eliminarla. Chiaro altri tempi altri modi ma il problema alla base lo stesso.
Oggi mio figlio lo vedo con la stessa difficoltà se deve telefonare o parlare con qualcuno che per lui è un'incognita ha le stesse reazioni.
Ora io su di me sto lavorando con forza e determinazione per affrontare questo problema e se mi perdo di vista mi ritrovo automaticamente a ricomportarmi in quel modo scansandolo o delegandolo agli altri perchè a me costa una fatica enorme. Quello che voglio dire è che nonostante io gli vada contro non si è mai risolto ma ora ho un altro motivo in più per oppormici.
Ho provato a tornare al passato quando lo vedevo in mia madre forse mi vergognavo per lei in quel momento ed è per questo che ora mi vergogno di me per lo stesso motivo e mio figlio uguale?
Sotto credo ci sia altro ma non riesco a vederlo.
Quando si ha questo problema ci si vergogna a dirlo, anche solo ad ammetterlo, non lo si accetta ora dirlo a voi mi pare un modo di accettarlo e farlo fare a pezzi anche da voi.
Grazie
Non posso entrare in merito ai possibili blocchi psicologici che possono averti portato a "silenziarti" non ne ho le competenze ma anche se per motivi e in modi diversi la voce è sempre stato un problema anche per me, esprimere un parere in condizione di attrito mi è molto molto difficile, mi spiego, se vengo ripresa e mi devo difendere o giustificare è più facile che io mi chiuda nel mutismo. O in monosillabi. In un certo senso è come se sentendomi aggredita io rifiutassi di dire qualsiasi cosa...poi sono passata all'opposto, al gridare per silenziare l'altro, meccanismo appreso nel matrimonio...per assurdo oggi di due figli uno riporta la prima modalità, si zittisce totalmente, l'altro urla come un matto....la cosa curiosa è che nessuno di noi tre riesce a cantare...ho pensato in più di un'occasione di provare il canto proprio come terapia..a te riesce cantare? non sotto la doccia o con la radio a manetta ma quando riesci a sentire la tua voce? Sarà che sono presa dal post sul giudizio degli altri ma anche non riuscire a parlare con chi non conosci non è un timore di giudizio? sai, la famosa frase, è il primo impatto che conta...non lo so, magari ti ho fatto ancora più confusione .. spero di no
dafne non è connesso