Visualizza messaggio singolo
Vecchio 19-05-2008, 02.44.52   #12
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Il fatto è che quando si parla di responsabilità, come ho detto, sia di quel che si dice e sia delle azioni conseguenziali, il peso, li per li non si sente, secondo me, ma pian piano assume una certa rilevanza.

Di ciò che si dice e di ciò che si fa, è inevitabile prendere atto come è inevitabile, in caso di vita assieme prendere questa constatazione come base, come punto della situazione e quindi come ulteriore appoggio per andare avanti.

Il problema a questo punto è il meccanismo che si attiva o meglio che fa fatica ad attivarsi, poichè, si presume, che si voglia vivere con quella persona e quindi si dovrebbe fare di tutto per cercare - almeno sforzarsi - di capire un suo punto di vista - e da qui attivare quel meccanismo - e non solo ed esclusivamente sentenziare quel che su cui non si è d'accordo; peraltro basando una " stima " su cose che non rispecchiano canoni, personali, precostituiti.

E' vero che all'inizio, insomma, la fase dell'innamoramento fa tabula rasa di quel che non va o che potenzialmente potrebbe non andare ma è anche vero che poi col passare del tempo entri in gioco altro.
Qui sfocio, mi sa, nella discussione linkata sopra, quella sul partner ideale, ma mi rendo conto che sono condizioni che vanno a braccetto, forse.

Continuando sulla scia delle responsabilità, inevitabilmente da assumere e rilevare sia per se ma pure per chi ci sta vicino, quanto meno " fotografare" un comportamento, un momento, pur considerando particolari situazioni di stress emotivo o periodi particolari, credo che non possa passare inosservato che forse un dare/avere non proprio equilibrato, esiste.
Anche un " capire " quanto meno la posizione dell' altro è un dare secondo me e chiudersi in risposte " secche " perchè quel comportamento è fuori da uno schema, non è dare.
Chiedo: sbaglio?
A questo punto bisogna secondo me valutare anche le incompatibilità.
E' vero che forse queste vanno smussate se l'intento è quello di vivere assieme e quindi uno sforzo è richiesto da entrambe le parti ma pure è vero che non è un lavoro che si può fare a senso unico e che evidentemente ce ne sono alcune che fanno fatica ad essere sacrificate sull'altare di una futura convivenza, soprattutto perchè non si vuole " perderle". Mi è capitato di discutere e mi sentivo rispondere" Che vuoi sono così; se non ti sta bene...ciao!" Dette forse in momento di ira ma forse pure comunicavano altro.

Della serie in definitiva se sei così, rispecchi quel che voglio o quel che penso tu debba fare, va bene. Sennò ognuno per la sua strada.
Certo, tornando al discorso, non si parlava di una rapina in banca quanto, invece, di seguire un Principio che per quanto personale, soggettivo, dovrebbe forse essere condiviso sicuramente nei limiti della tollerabilità propria di ognuno ma certo non si parlava di una cosa, ripeto, riprovevole.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso