Discussione: La mente pigra?
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Vecchio 07-11-2008, 18.31.58   #6
RedWitch
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
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Se ho abbastanza energia mi intestardisco e poi non concludo niente, se invece ho pazienza e chiaramente mi sta a cuore l'argomento ci studio sopra con calma e magari mi cerco anche le parole che non conosco per approfondire.
Così facendo a volte riesco ad andare in fondo e arrivare a capire, ma mi costa moltissima energia tant'è che il più delle volte mi fermo a mandare a quel paese chi scrive "difficile" dicendomi se io devo fare lo sforzo per capire tu fai lo sforzo per farti capire.
Mi domando è solo pigrizia mentale oppure è anche non volersi sentire al di sotto?
Vi è mai capitato?
Per me il discorso e' molto simile a quello che si diceva nel thread dei problemi, ovvero ci sono cose per cui sono pronta ad affrontare subito , altre cose che bisogna lasciare decantare ma lavorandoci lateralmente.. un libro e' la stessa cosa, se non riesco a capire subito, difficile che molli la lettura di solito lo finisco lo stesso, ma mi rendo conto che la mia mente mette come un filtro se quello che leggo non mi piace o e' troppo complicato per me, c'e' come un rifiuto alla lettura, che si puo' tradurre con poca voglia di continuare.. pigrizia mentale si.. non me la prendo con lo scrittore, il limite e' mio e se chi scrive e' oltre la mia comprensione, non dipende certo dall'autore a cui comunque non posso chiedere di riscrivere il libro alla mia portata
Se invece mi trovo per esempio qui in forum e non capisco il linguaggio di qualcuno, e mi capita a volte, basta chiedere e venirsi incontro direi. Se chi mi trovo di fronte ha una cultura anche solo letteraria maggiore della mia, ma ha voglia di farsi e farmi capire sara' lui a fare lo sforzo maggiore, chi e' piu' in "alto" ha la possibilita' di scendere al mio livello, io se sono piu' "in basso", posso metterci la volonta' di capire ma piu' di tanto se mi si parla di una cosa che non conosco non posso "salire" o comprendere cose che non sono alla mia portata.. ma basta la buona volonta' da parte di tutti e la comunicazione puo' esistere...

Se me la prendo con l'interlocutore, per il fatto che parla forbito alla fine il problema non e' che LUI sia forbito.. il problema e' mio e si', c'entra l'importanza personale . Se poi chi mi sta di fronte non vuole comunicare e' diverso.. ma se mi innervosisco a causa di un linguaggio che non conosco e' perche' non mi sento all'altezza, e pretendere che tutti si adeguino a me e' un po'.. troppo

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