Non so se vi è mai capitato di leggere qualche libro di Hubbard, lo sviluppatore di Scientology. In un periodo di insaziabile curiosità in cui leggevo di tutto a me sì, non sono mai riuscita a finirne nemmeno uno nonostante l'autore iniziasse sempre col dire dalla prima pagina di non oltrepassare
mai una parola che non si è compresa. Secondo lui questo fatto di non oltrepassare una parola incompresa è la base su cui poggia ogni insegnamento e apprendimento. L'impressione che non sia rimasto niente, o la confusione è il segnale che una di queste parole è stata sorpassata senza essere stata perfettamente capita.
Ho pensato malignamente
che mettesse le mani avanti, visto che non trovavo scorrevoli i suoi scritti, e quasi per dispetto lo mollavo dopo poche pagine. Non so se aveva ragione o meno, magari ci poteva stare ma per quanto mi riguarda allora non sentivo interesse già alla base per quegli argomenti.